Sanità 12 Febbraio 2019 11:22

La lettera di un medico stressato: «Il mio lavoro sta prosciugando la mia umanità»

«L’ultimo tuo contatto umano, poco prima che le tue condizioni peggiorassero velocemente e morissi, è stato con un medico stressato e distaccato, che ha interrotto il tuo ricordo felice. Ti chiedo scusa, ma la colpa non è mia»

La lettera di un medico stressato: «Il mio lavoro sta prosciugando la mia umanità»

«Chiedo scusa a te, che prima di morire hai visto un medico stressato e stanco. Mi dispiace che te ne sia andato prima che io abbia avuto l’opportunità di ascoltare la tua storia. Mentre cercavo di farti un prelievo, provavi a raccontarmi di quel tuo giorno speciale di 30 anni fa. Ti ho dovuto interrompere a metà, perché c’erano altri cinque pazienti che mi stavano aspettando per il prelievo,e altre 31 persone avevano bisogno di me per compiti urgenti e critici che servivano a tenerli in vita, e aiutarli a guarire. Ti ho promesso che sarei tornato più tardi ad ascoltarla, quella storia che ti rendeva così orgoglioso, ma poi non ho avuto il tempo. E nemmeno tu. L’ultimo tuo contatto umano, poco prima che le tue condizioni peggiorassero velocemente e morissi, è stato con un medico stressato e distaccato, che ha interrotto il tuo ricordo felice. Ti chiedo scusa, ma la colpa non è mia».

Sono le prime righe di una lettera anonima scritta da un medico inglese al Guardian. È uno di quei casi in cui poche parole diventano ‘virali’, e vengono condivise da migliaia di persone. È il racconto di un medico «stressato e carico di lavoro», consapevole di star perdendo il suo senso di umanità nei confronti dei suoi pazienti, costretto a turni massacranti, a continui straordinari, a freddezza e distacco per correre da una parte all’altra della corsia. Che non ha il tempo «per ridere o rispondere alle battute sul cibo o sulla vista dalla finestra», e che al massimo può concedere «un sorriso tirato», ma poi deve scappare via.

LEGGI ANCHE: AUTODIMISSIONI MEDICI, TURNI MASSACRANTI E POCO PERSONALE, LEONI (FNOMCeO): «ECCO PERCHÈ SI LASCIA OSPEDALE»

«Ricordo la moglie di un paziente con una malattia incurabile, che voleva a tutti i costi che qualcuno lo salvasse. Io avrei voluto ascoltarla attentamente, mentre mi raccontava del loro primo incontro, a 18 anni, e dei loro tre figli, e di tutte le attività che avevano pianificato una volta andati in pensione. Progetti che purtroppo non avrebbero mai visto la luce. Ma sentivo la metà delle cose che mi diceva. In realtà, stavo pensando agli esami di cui avevo bisogno e ai risultati di analisi che stavo aspettando. Sono costretto a scegliere tra salvare i miei pazienti e i loro cari o mostrar loro compassione. Ed è una cosa terribile, e mi dispiace tremendamente».

«Devo darmi delle priorità – continua la lettera -, nel curare i pazienti. E anche così, è quasi impossibile per i pochi medici di guardia riuscire a stare dietro ai bisogni di tutti. Siamo così carichi di lavoro che ogni attività extra, come una semplice conversazione, è un lusso che non possiamo permetterci. E nonostante io non abbia nemmeno un minuto di pausa nel corso della mia giornata, alla fine del mio turno non riesco mai ad andare via avendo finito tutto quello che dovevo fare».

«Non sono sgarbato, ma tremendamente dispiaciuto per le conseguenze del fallimento del sistema. Forse questo lavoro ha prosciugato la mia umanità, ma non posso sentirmene in colpa. Gli straordinari che scelgo di fare, gli incontri di famiglia a cui devo mancare o le uscite con i miei amici che sono costretto ad annullare all’ultimo minuto cercano di tenere a bada il mio senso di colpa».

«Sono fiero del mio lavoro – conclude -, ma la mia capacità di essere in sintonia con coloro che vivono nei letti del mio ospedale le loro ultime ore di vita è continuamente messa alla prova. E per una persona che ha scelto di diventare un medico per curare e prendersi cura degli altri, questo è un qualcosa che è impossibile da accettare».

LEGGI ANCHE: «SONO UN MEDICO E NON PROVO EMOZIONI». ECCO COS’È IL BURNOUT

Articoli correlati
Il segreto di una vita felice? Dormire! Perdere anche un’ora di sonno butta giù l’umore
Fare le ore piccole potrebbe presto diventare un'opzione poco entusiasmante. Un gruppo di ricercatori della University of East Anglia ha scoperto che dormire meno del solito, anche solo di un'ora, fa sentire le persone meno positive e felici. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Psychological Bulletin
Più di 4 ore al giorno sullo smartphone mette la salute degli adolescenti a rischio
Gli adolescenti che utilizzano lo smartphone per più di 4 ore al giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi di salute mentale o di fare uso di sostanze pericolose. A far emergere questa preoccupante associazione è stato uno studio coreano pubblicato su Plos One
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Ansia e attacchi di panico? Il canto degli uccelli può avere un effetto rigenerante
La Natura offre un semplice rimedio contro l'ansia, gli attacchi di panico e per il benessere della salute mentale in generale. Uno studio del Max Planck Institute for Human Development, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, ha dimostrato che i canti degli uccelli possono avere un effetto rigenerante
Nel 2022 caldo e siccità record in Europa, salute a rischio per «stress termico»
Caldo estremo e siccità da record. Il 2022 è stato davvero un anno difficile per l'Europa e per la salute dei suoi cittadini. A confermarlo sono i dati che arrivano dal satellite Copernicus, più precisamente dal Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus, componente del Programma spaziale dell’Ue, diffuso pochi giorni prima della Giornata Mondiale della Terra, che si celebra il prossimo 22 aprile
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Alzheimer, Spadin (Aima): “Devasta l’economia della famiglia, la sfera psicologica e le relazioni di paziente e caregiver”

La Presidente Aima: “Due molecole innovative e capaci di modificare la progressione della malattia di Alzheimer sono state approvate in diversi Paesi, ma non in Europa. Rischiamo di far diventar...
Salute

Disturbi alimentari, ne soffrono più di tre milioni di italiani. Sipa: “Centri di cura pochi e mal distribuiti”

Balestrieri (Sipa): "Si tratta di disturbi che presentano caratteristiche legate certamente alla sfera psicologica-psichiatrica, ma hanno anche un’importante componente fisica e nutrizionale che...
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"