Il Decreto, resosi necessario per l’aumento dei costi dell’energia, arriva a Palazzo Madama il 6 settembre, poi approdo alla Camera. Intanto i partiti si dividono sulle ricette per la sanità del futuro
Dopo la pausa estiva, e nonostante la campagna elettorale, tornano a riunirsi le Camere. L’occasione è la conversione del Dl Aiuti bis, cioè le misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali, resosi necessario a causa del costante aumento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica. La discussione parte al Senato il 6 settembre per poi sbarcare alla Camera, in caso di rapida approvazione, a partire dal 13 dello stesso mese.
Dovrebbe essere l’ultima convocazione della XVII legislatura, perché ormai manca sempre meno al voto: venti giorni per arrivare al 25 settembre, giorno del verdetto elettorale.
Per ora la sanità resta ai margini della campagna elettorale, anche se ogni schieramento ha delle proposte caratterizzanti: Fratelli d’Italia propone una commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid, mentre per il MoVimento 5 stelle la priorità è spezzare il legame tra politica e nomine nella dirigenza sanitaria. La Lega rilancia l’abolizione del numero chiuso, mentre il Pd chiede un piano straordinario per l’assunzione del personale. Punta invece su ricerca e abbattimento delle liste di attesa il programma di Azione e Italia Viva.
Gli ultimi giorni della legislatura si avranno alla metà di ottobre ma probabilmente serviranno tempi più lunghi per la formazione del nuovo governo.
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