In tutto stanziati venti milioni di euro: dieci milioni al bonus e altri dieci per il reclutamento di professionisti sanitari e di assistenti sociali per rafforzare i servizi di salute mentale. Il contributo potrà essere erogato per redditi fino a 50mila euro, circa 18mila i possibili beneficiari
Il bonus psicologico, atteso da tempo, è finalmente realtà. Nella notte è stato approvato un emendamento al Decreto Milleproroghe all’esame delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali alla Camera che destina dieci milioni di euro per l’erogazione di contributi per accedere a sedute di psicoterapia: il contributo può arrivare a un massimo di 600 euro all’anno e potrebbe riguardare circa 18 mila persone: sarà parametrato in base all’Isee, con il tetto massimo fissato a 50mila euro puntando a favorire i redditi più bassi. Altri dieci milioni andranno a rafforzare la risposta della sanità pubblica al bisogno di salute mentale.
Il bonus è un primo tentativo di rispondere al disagio psicologico esploso con l’emergenza Covid e acuito dalle restrizioni e dalle misure di distanziamento sociale. Se tutte le forze politiche plaudono alla misura, c’è anche chi, come il Codacons, fa notare che troppo pochi saranno i fortunati beneficiari del contributo.
«Il bonus psicologico ha un grande valore di tipo culturale, un valore più limitato di tipo operativo perché la somma destinata è limitata, però allinea quelli che sono i sentimenti e i bisogni che esprime la popolazione con la risposta che dà la politica perché fino ad adesso il tema del disagio e della promozione psicologica era ignorato dalla politica» ha affermato il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti sociali David Lazzari.
L’emendamento, a prima firma del deputato Pd Filippo Sensi, e in cui sono confluite altre proposte come quella della deputata M5S Celeste D’Arrando, prevede che le regioni, entro il 31 maggio 2022, adottano un programma di interventi per l’assistenza sociosanitaria alle persone con disturbi mentali e affette da disturbi correlati allo stress al fine di garantire e di rafforzare l’uniforme erogazione dei livelli essenziali di assistenza.
Dieci milioni di euro saranno destinati al reclutamento di professionisti sanitari e di assistenti sociali per rafforzare i servizi di neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza, potenziare l’assistenza sociosanitaria alle persone con disturbi mentali e a potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche mediante l’accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per fronteggiare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia, trauma da stress.
Altri dieci milioni di euro saranno destinati all’erogazione di un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia fruibili presso specialisti privati regolarmente iscritti all’albo degli psicoterapeuti. Il contributo avrà un importo massimo di 600 euro a persona e sarà parametrato alle diverse fasce ISEE al fine di sostenere le persone con ISEE più basso. Sono escluse dalla platea dei potenziali beneficiari le persone fisiche con ISEE superiore a 50mila euro. Le modalità di presentazione della domanda per accedere al contributo, l’entità dello stesso e i requisiti, anche reddituali, per la sua assegnazione saranno stabiliti con decreto del Ministro della salute, adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge.
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