Sanità 18 Gennaio 2024 19:52

Ministero della Salute: predisposto il Piano Pandemico 2024-2028. Vaccini misura più efficace

Il documento è al vaglio della Conferenza Stato Regioni. Tra le misure ritenute più efficaci, oltre ai vaccini, il potenziamento dei Dipartimenti di prevenzione. In alcuni casi previste anche limitazioni della libertà personale

Ministero della Salute: predisposto il Piano Pandemico 2024-2028. Vaccini misura più efficace

Il Ministero della salute ha predisposto una bozza di “Piano strategico operativo per la preparazione e risposta a una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico”, il primo piano pandemico allargato a tutti i patogeni respiratori. La bozza, anticipata da Quotidiano Sanità, è al vaglio della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, e, all’eventuale esito positivo, verrà inviata alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione.

Un piano in linea con le raccomandazioni OMS e ECDC

Il Piano, sottolinea il Ministero in una nota, “si ispira alle più recenti raccomandazioni dell’OMS e dell’ECDC oltre che all’esperienza pandemica, e che è stato realizzato in collaborazione con gli istituti scientifici che si sono maggiormente distinti nella lotta alla pandemia, con gli enti competenti e i rappresentanti delle Regioni e delle Province Autonome”. Il Piano contiene ogni misura che potrebbe rendersi necessaria per proteggere i cittadini di fronte ad un’emergenza pandemica e, così come chiaramente descritto, ne prevede una modulazione, anche temporale, in base all’andamento epidemiologico, all’efficacia, e alle effettive necessità. È opportuno anche sottolineare “come il Piano, che rappresenta un’evoluzione rispetto a quello precedente, indirizzato alla prevenzione di una pandemia influenzale, potrà implementare, tra l’altro, misure concrete come il potenziamento dei Dipartimenti di Prevenzione, l’ampliamento della rete dei laboratori di microbiologia e virologia, il potenziamento della ricerca, soprattutto nei suoi aspetti traslazionali già nella prossima Conferenza Stato Regioni”.

La posizione della Simit

Per Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana delle malattie infettive e tropicali, il nuovo Piano pandemico 2024-2028 “è un documento ben fatto, ci sono tutte le misure previste sulla falsa riga delle indicazioni dell’Oms e degli Ecdc, quindi dal punto di vista scientifico è corretto – commenta -. Le polemiche che si sono scatenate sul fatto che riprende misure già adottate durante la pandemia sono davvero sterili. Come Simit – aggiunge Andreoni – notiamo l’assenza di una valutazione clinica del paziente e di un percorso pandemico nei pronto soccorso che possa permettere la gestione del malato infettivo soprattutto – conclude – in caso di evento pandemico”.

Il consenso della SItI

Parere favorevole all’imminente approdo alla Conferenza Stato-Regioni dell’aggiornamento del Piano Pandemico 2024-2028 anche dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI): “Rileviamo come le lezioni apprese dall’esperienza della pandemia da Covid-19, anche in previsione delle necessità attuali e future di preparedness e governance dell’emergenza, abbiano portato nel Piano Pandemico 2024-2028 a sottolineare con forza il ruolo cruciale dei vaccini come strumento di prevenzione e a riconoscere l’importanza dei Dipartimenti di Prevenzione nell’attuazione del piano stesso – commenta la Prof.ssa Roberta Siliquini, Presidente della Società Italiana d’Igiene (SItI) -. Il Tavolo Tecnico, che ho l’onore di presiedere, dovrà definire gli standard di personale sanitario facente capo a tali Dipartimenti e in tale definizione andrà considerata la centralità degli stessi nelle azioni di preparazione e risposta alle emergenze infettive”.

Il ruolo degli igienisti nel nuovo Piano

La Società Italiana d’Igiene, inoltre, sottolinea come aspetto innovativo e positivo il fatto che le iniziative di informazione, coinvolgimento e responsabilizzazione della comunità siano considerate nella bozza del documento quali azioni chiave del contenimento delle potenziali future pandemie. La molteplicità degli interventi previsti e la multidisciplinarietà e multiprofessionalità degli attori coinvolti, tra i quali dovranno spiccare gli Igienisti, rappresentano il motore di un Piano che si pone come obiettivo la riduzione dell’impatto di una pandemia sui servizi sanitari e sociali e la possibilità di garantire la continuità dei servizi essenziali.

 

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