Dopo le ingenti risorse stanziate per far fronte all’emergenza Covid, la Nota di aggiornamento del DEF rivede al ribasso l’incidenza delle spese per la sanità. Dalle commissioni arriva la richiesta di assumere personale sanitario, in particolare MMG per la riforma della medicina territoriale, e fondi per le borse di specializzazione
La Nota di aggiornamento del Documento di Economia ha trovato apprezzamento in Parlamento, dove sono passate senza troppi problemi le risoluzioni di maggioranza. Sulla sanità, però, di discute dei dati indicati nel documento del Ministero dell’Economia.
Anche se in senso assoluto i fondi per la sanità sono destinati ad aumentare (dai 123 miliardi del 2020 si arriva ai 129 miliardi del 2021 per poi tornare i 124 miliardi dal 2024) si prospetta una riduzione dell’incidenza della spesa sanitaria in rapporto al PIL, come evidenziato dalla presidente della commissione Affari sociali di Montecitorio Marialucia Lorefice.
A causa delle ingenti somme stanziate per il Fondo sanitario durante l’emergenza Covid, la spesa sanitaria ha raggiunto il 7,5% del PIL nel 2020. Nella Nadef se ne prevede una riduzione, al 7,3 per cento del PIL, nel 2021. Tale valore si riduce negli anni successivi, essendo previsto in misura pari al 6,7% nel 2022, al 6,3% nel 2023 e al 6,1% nel 2024, per via dei minori oneri connessi alla gestione dell’emergenza epidemiologica.
Nel parere della commissione Affari sociali si chiede però all’esecutivo di fare di più e di prevedere risorse per far fronte alle gravi carenze di personale medico, infermieristico e sanitario in generale, anche al fine di stabilizzare il personale assunto nel periodo dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. In particolare, occorre assumere medici di medicina generale, che nella riforma della medicina territoriale prevista dal PNRR avranno un ruolo chiave. E poi risorse per le borse di specializzazione medica: dopo il record di quest’anno, non bisogna diminuirne il numero. Infine, risorse per l’innovazione tecnologica da applicare nei servizi territoriali e domiciliari.
Anche il parere espresso dalla commissione Igiene e Sanità del Senato focalizza l’attenzione sulla necessità «di interventi per adeguare le dotazioni di personale del Servizio sanitario nazionale, anche in relazione alla prefigurata iniziativa legislativa del Governo per il potenziamento dell’assistenza territoriale». Infine, un accenno alla necessità di un riordino complessivo del Sistema di emergenza sanitaria territoriale 118: com’è noto al Senato è in discussione un Ddl a prima firma della senatrice M5S Mariolina Castellone.
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