Il presidente della Federazione CIMO-Fesmed augura buon lavoro al nuovo ministro della Salute Roberto Speranza e ringrazia Giulia Grillo. Poi elenca le priorità che dovranno essere affrontate a Lungotevere Ripa
«Il nuovo ministro della Salute Roberto Speranza, a cui auguro un buon lavoro, avrà gli strumenti per operare solo se il governo rimetterà in agenda la sanità e valorizzerà il ministero di Lungotevere Ripa. E sarà il DEF a farci subito capire qual è la strada intrapresa». Così Guido Quici, presidente della Federazione CIMO-Fesmed, nel giorno in cui il nuovo esecutivo ha prestato giuramento al Quirinale.
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Dopo aver ringraziato il ministro uscente Giulia Grillo, «che ha lavorato con serietà e onestà», elenca i primi faldoni cui Speranza dovrà lavorare: «Autonomia differenziata, sanità integrativa e Lea. Poi si dovrebbe parlare di più di prevenzione, di cronicità e di non autosufficienza. Infine – conclude Quici – se non si investe sul personale e non si motivano i medici, è inutile parlare di sviluppi. Il Sistema Sanitario Nazionale in questi anni grigi è stato sostenuto esclusivamente dal lavoro dei professionisti della sanità. Ma considerata la loro età media, la loro stanchezza e la loro demotivazione, dubito che si potrà andare avanti così ancora per molto».