In corso indagini sull’acqua del rubinetto, sugli alimenti e sui servizi di ristorazione
Sono saliti a 194 i casi di Norovirus registrati in questi giorni ai Giochi olimpici di PyeongChang. Per il momento 47 restano in quarantena. Al fine di tracciare il percorso della trasmissione del virus sono in corso indagini sull’acqua del rubinetto e sugli alimenti mentre il Ministero della sicurezza alimentare sta continuando a rafforzare l’ispezione igienica sui ristoranti e tutti i servizi di ristorazione relativi alle Olimpiadi. Intanto, il Centro coreano per il controllo delle malattie sta rafforzando il monitoraggio sui pazienti con diarrea e richiede a tutti di seguire attente misure di prevenzione del Norovirus, uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica.
Ad essere colpiti dal virus, finora, sono dipendenti della sicurezza civile, impiegati del centro e del comitato organizzatore, agenti di polizia e addetti al supporto stampa. Nei giorni scorsi circa 1200 lavoratori impegnati nelle attività di sicurezza alle Olimpiadi si sono sottoposti a specifici test. Lee Hee-beom, Presidente del Comitato organizzatore, ha reso noto che tutti resteranno nelle loro stanze fino a quando la vicenda non sarà chiarita con l’esito degli accertamenti medici.
Il Norovirus, altamente contagioso, comporta forti dolori di stomaco, nausea e diarrea. La trasmissione avviene direttamente da persona a persona oppure tramite acqua o cibo infetti, ma anche per contatto con superfici contaminate. Il miglior modo per combatterlo è di seguire regole rigide di igiene personale, come il frequente lavaggio delle mani.