Una decisione presa all’unanimità durante la 73esima Assemblea mondiale della sanità. Un omaggio rivolto a tutti i lavoratori della sanità, che quest’anno hanno sacrificato a volte anche la vita per la cura degli altri
Il 2021 sarà l’anno internazionale della salute e dei lavoratori della sanità. Lo ha deciso all’unanimità la 73esima Assemblea mondiale della Sanità, virtuale questa volta. Gli Stati membri hanno voluto così riconoscere la dedizione e il sacrificio di milioni di operatori sanitari e dell’assistenza, contro l’infezione da Sars-CoV-2 nell’anno che si avvia a conclusione.
Al ringraziamento si è aggiunta anche l’urgenza di affrontare le criticità dei sistemi sanitari, per creare le condizioni migliori al lavoro dei camici bianchi e di chi si occupa dei malati. Farlo significherebbe puntare sulla «salute e prosperità» di tutto il genere umano.
Nel 2020, tra l’altro, compie 10 anni il Codice globale di Condotta sul reclutamento internazionale di personale sanitario dell’Organizzazione mondiale della Sanità. L’Assemblea mondiale ne ha richiesto una «maggiore attuazione» specie in questo frangente, in cui Covid-19 rende ancora più importante la migrazione di operatori sanitari tra parti del mondo più e meno esposte per portare aiuto.
L’impegno nel rispettare principi e pratiche etiche del Codice dovrà passare anche attraverso «maggiori investimenti». Nonché verso la necessità di fornire più salvaguardie e sostegno ai Paesi in maggiori condizioni di vulnerabilità.
«L’applauso senza un’azione successiva non è più accettabile, bisogna investire nella salute, nei sistemi sanitari e negli operatori», aveva detto all’Assemblea la principessa Muna di Giordania a inizio dei lavori. Alla Segreteria è stato anche chiesto di aggiornare le Direzioni Strategiche su Infermieristica e Ostetricia e di sottoporle alla prossima Assemblea per la sua considerazione.
Jim Campbell, direttore del dipartimento Oms del personale sanitario, ha dichiarato a conclusione: «La decisione odierna fornisce una chiara direzione sul consenso e sulle azioni necessarie per il personale sanitario e assistenziale».
«L’Oms esorta tutti gli Stati membri, le istituzioni finanziarie internazionali, le iniziative sanitarie globali e i partner a investire nella preparazione del personale sanitario, nell’istruzione e nell’apprendimento per gestire la pandemia, mantenere i servizi sanitari e prepararsi per un vaccino contro Covid-19».
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