Sanità 3 Ottobre 2017 11:54

Orologio biologico da Nobel. Il premio per la medicina 2017 a tre scienziati americani

Orologio biologico da Nobel. Il premio per la medicina 2017 a tre scienziati americani

Tre scienziati americani, Jeffrey Hall, Michael Rosbash e Michael Young, hanno vinto il Premio Nobel 2017 per la medicina e la fisiologia per aver scoperto il funzionamento dell’orologio biologico. Sono secoli che si presume l’esistenza di questo meccanismo che consente a tutti gli organismi viventi, esseri umani inclusi, di anticipare e di adattarsi ai ritmi regolari del giorno e della notte. Motivo per cui, ad esempio, quando si viaggia e si attraversano fusi orari diversi si offre di jet lag. Ma fino ad oggi non sapevamo cosa ci fosse dietro a questo meccanismo. «Le scoperte dei tre scienziati spiegano perché piante, animali e esseri umani adattano il loro ritmo biologico in modo da essere sincronizzato con le rivoluzioni della Terra», ha spiegato un comunicato del Comitato svedese.

Alla base di tutto vi è un gene, osservato dai tre studiosi nei moscerini della frutta, che sovrintende alla produzione di una proteina che si accumula nelle cellule durante la notte e viene degradata di giorno.

Con una precisione eccezionale, l’orologio interno adatta quindi la nostra fisiologia alle diverse fasi del giorno. E il nostro benessere risente dello sfasamento tra l’orologio biologico e l’ambiente esterno: ecco spiegata quindi l’esistenza del jet lag. Ma disallineamenti cronici tra lo stile di vita e il ritmo dettato dall’orologio interno è anche associato ad un maggior rischio per diverse malattie. L’orologio regola infatti funzioni critiche come il comportamento, i livelli ormonali, la temperatura corporea e il metabolismo.

I tre ricercatori si divideranno il premio, quest’anno pari a 9 milioni di corone svedesi (circa 940mila euro), e ognuno di loro riceverà una medaglia d’oro.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI 

Articoli correlati
Nobel per la Medicina 2020, premiati i tre “cacciatori di virus” che scoprirono l’epatite C
Sono due americani (Charles M. Rice e Harvey J. Alter) e un britannico (Michael Houghton) i vincitori del premio Nobel 2020 per la Medicina
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’immunizzazione, Ecdc: “Accelerare gli sforzi per un’elevata copertura vaccinale”

Evidenziando i rischi di una copertura vaccinale non ottimale in Europa, l'Ecdc ha pubblicato una serie di strumenti operativi che le autorità sanitarie pubbliche possono utilizzare per miglior...
di I.F.
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...