Un investimento di risorse pari a circa un milione di euro e un intervento durato un mese. «È stato fatto un ulteriore passo avanti – afferma il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – per una sanità 4.0. Lavoriamo per realizzare un ospedale pronto a competere con le migliori realtà siciliane». Le novità? «Nelle sale operatorie […]
Un investimento di risorse pari a circa un milione di euro e un intervento durato un mese. «È stato fatto un ulteriore passo avanti – afferma il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – per una sanità 4.0. Lavoriamo per realizzare un ospedale pronto a competere con le migliori realtà siciliane».
Le novità? «Nelle sale operatorie è stato sostituito il pavimento in linoleum – prosegue il presidente – rifatti gli impianti idrici ed elettrici, rinnovati i tavoli operatori, aggiornata una colonna endoscopica e avviato anche l’aggiornamento tecnologico dello strumentario chirurgico con l’acquisizione dei nuovi ‘ferri’». Inoltre, una recovery room, sala di risveglio e controllo post operatorio, con due postazioni, che «ci consentirà di seguire il paziente sino al risveglio all’interno dell’area operatoria – ha spiegato il responsabile della rianimazione e terapia intensiva, Giovanni Malta – ma anche di velocizzare la sanificazione per gli interventi successivi«.
Le quattro sale operatorie sono state dotate di monitor touch collegati al sistema di trasmissione e archiviazione delle immagini dell’istituto: in questo modo il chirurgo potrà accedere, in tempo reale, a video tac, risonanze o qualsiasi esame che riguarda il paziente. Modernizzata anche la centrale di sterilizzazione con i nuovi impianti di osmosi e l’addolcitore, tre autoclavi a vapore (sterilizzatrici) e due lava-strumenti e rinnovato il sistema di tracciabilità e rintracciabilità di tutti gli strumenti all’ingresso e all’uscita della sala operatoria.