Sanità 19 Gennaio 2016 14:57

Sanità internazionale

Gli Ebola fighters hanno vinto? 

E’ davvero chiuso il tragico capitolo che ha causato 11.315 morti, su un totale di 28.637 casi in due anni? Con la dichiarazione per la Liberia, ultimo Paese ad aver registrato casi di contagio, di “Ebola free” arriva direttamente dall’Oms la possibile fine della pandemia. Ma è una vittoria apparente, perché un ultimo caso isolato è stato comunque registrato nei giorni scorsi in Sierra Leone. Apparente, anche perché il virus di cui stiamo parlando ritorna, dopo periodi di latenza, ciclicamente dal 1976.
È infatti la stessa Oms a ribadire un monito fondamentale: «Non bisogna abbassare la guardia». In Liberia si tratta della terza dichiarazione, dopo che nei primi due casi la malattia si è ripresentata a mesi di distanza. Il criterio ufficiale per stabilire la fine di un’epidemia, è attendere che trascorra il doppio del tempo di incubazione del virus – 42 giorni dopo che gli ultimi casi accertati sono diventati negativi – senza che si verifichino nuovi contagi. L’attesa di questo periodo sembra confermare che nel paese la trasmissione da uomo a uomo del virus è cessata. I tre paesi più colpiti da questa epidemia senza precedenti sono Guinea, dove si è verificato il primo caso nel dicembre del 2013, Sierra Leone e, appunto, Liberia. Il picco di contagi si è registrato nella seconda metà del 2014, con centinaia di morti alla settimana, calando decisamente nel 2015, grazie anche ad una massiccia ma tardiva mobilitazione internazionale.
Proprio l’esempio della Liberia però, sottolinea l’Organizzazione, non autorizza a prestare minore attenzione: «L’attivazione di team pronti a una risposta rapida in caso di nuovi contagi rimane fondamentale », si legge nell’ultimo bollettino sull’epidemia. E il mondo sembra aver imparato la lezione: è necessario formare ed informare adeguatamente chi è in prima linea e non solo. Dai villaggi sperduti nel cuore dell’Africa alle strutture sanitarie più all’avanguardia dell’occidente, è indispensabile mettere a disposizione degli operatori sanitari le conoscenze e gli strumenti migliori, le competenze scientifiche più autorevoli e l’organizzazione più efficace per gestire il ritorno di Ebola e di altre devastanti pandemie.

Articoli correlati
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Morbillo: allarme Oms Europa, 30 volte più casi nel 2023
"La regione europea sta registrando un aumento allarmante dei casi di morbillo". E' il monito dell'ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa. "Tra gennaio e ottobre 2023 sono stati segnalati oltre 30mila casi da 40 dei 53 Stati membri della regione. Rispetto ai 941 segnalati in tutto il 2022, è un aumento di oltre 30 volte", avverte l'agenzia Onu per la salute
di V.A.
Oms: «Da diete malsane 8 milioni di morti». Schillaci: «Alimentazione mediterranea va studiata a scuola»
In occasione della sessione «Healthy Diets, Cultures and Tradition: Lessons from the Mediterranean Diet», prevista nell'ambito del vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus sottolinea l'importanza di seguire una dieta sana
Covid, Oms Europa: sono 36 milioni i cittadini con Long Covid, continuare con vaccini
La pandemia è stata ufficialmente dichiarata conclusa, ma ancora oggi ci sono ben mille morti a settimana in Europa. Nel frattempo, sale anche il conteggio delle vittime del Long Covid, la sindrome post-infezione, che in 3 anni è arrivata a colpire 36 milioni di persone, sempre in Europa, 1 persona su 30. Questi sono alcuni dei dati presentati questa mattina da Hans Kluge, direttore dell'Ufficio regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
Covid: Oms, Acrux diventa variante sotto monitoraggio
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha inserito dal 18 maggio la variante XBB.2.3 di Sars-CoV-2, battezzata Acrux dagli esperti sui social, fra le varianti sotto monitoraggio (Vum), dopo che questo mutante è cresciuto nell’arco di 5 settimane, da 1,8% del totale sequenze rilevate nel mondo a 4,64% (ultimo dato, relativo al 24-30 aprile). E’ quanto […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...