Dinanzi alle Commissioni riunite Sanità e Affari sociali di Senato e Camera, il Ministro specifica che «non ci saranno tagli in sanità»
Giulia Grillo festeggia il suo primo anniversario da ministro della Salute. A un anno dall’insediamento, in audizione nella Nuova Aula dei Gruppi parlamentari dinanzi alle Commissioni riunite Sanità e Affari sociali di Senato e Camera, ha passato in rassegna i principali faldoni che sono passati sulla sua scrivania.
«Ieri il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha confermato davanti alle commissioni di Camera e Senato che nella prossima legge di bilancio non ci saranno tagli per la sanità. Una dichiarazione che mi conforta e mi conferma l’impegno del governo a non toccare le risorse per il nostro sistema. La sanità ha già dato abbondantemente», ha dichiarato la Grillo, ricordando che «La legge di Bilancio 2019 aumenta il Fondo sanitario nazionale di 4,5 miliardi nel triennio». Risorse che «tengono in considerazione anche i rinnovi contrattuali della dirigenza medica per il triennio 2019-21», ha specificato il Ministro.
La nuova Legge sui vaccini in esame nella Commissione Sanità del Senato «porterà a un testo condiviso che superi la legge in vigore – ha detto Giulia Grillo -. Sono convinta che su questi grandi temi la parola spetti al Parlamento, ma il ministro della Salute vigilerà affinché il nuovo provvedimento garantisca e tuteli la salute di tutti, a partire da quella dei più fragili». La Grillo ha quindi precisato: «Ho sempre ritenuto che la legge Lorenzin, nata come decretazione d’urgenza in tema di vaccinazioni, non affrontasse aspetti di sistema, quali il potenziamento dei servizi vaccinali, il reale funzionamento dell’anagrafe nazionale, l’uso delle attività della comunicazione e informazione per sensibilizzare l’opinione pubblica. Quest’anno ho lavorato per colmare alcune di queste lacune e, inoltre – ha aggiunto – abbiamo previsto lo stanziamento di 2 milioni di euro per l’anno 2019 e poi 500.000 euro a regime da mettere a disposizione delle Regioni per raccogliere in modo uniforme i dati mediante anagrafi vaccinali regionali. Ho firmato ieri il decreto di riparto delle risorse che presto sarà pubblicato in Gazzetta».
Le liste d’attesa sono uno dei problemi principali del sistema salute in Italia che «abbiamo affrontato di petto, aggiornando il Piano per il Governo delle Liste di Attesa che era fermo da 10 anni e stanziando, nella legge di bilancio 2019, 350 milioni di euro per il triennio 2019-21. Risorse – ha detto il Ministro – cui abbiamo aggiunto ulteriori 50 milioni, e presto invierò alla Conferenza Stato-Regioni la proposta di riparto. 400 milioni, quindi, che saranno utilizzati dalle Regioni per migliorare le infrastrutture digitali dei Cup e degli altri servizi connessi al funzionamento delle liste d’attesa». Il Ministro ha quindi ricordato che «la settimana scorsa si è insediato al ministero della Salute l’Osservatorio nazionale sulle liste d’attesa composto da rappresentanti del ministero, dell’Agenas, delle Regioni, dell’Istituto Superiore di Sanità e delle organizzazioni civiche di tutela del diritto alla salute che provvederà a monitorare l’andamento degli interventi previsti oltre che rilevare le criticità e fornire indicazioni per uniformare i comportamenti, superando le diseguaglianze rispondendo in modo puntuale ai bisogni dei cittadini. Molto è stato fatto in un anno – ha concluso la Grillo -: sono certa che a breve i cittadini vedranno il cambiamento».
«Mi sono impegnata a promuovere un intervento normativo per contrastare la violenza e le minacce contro gli operatori sanitari, poi diventato un testo su cui già si è espressa la commissione Sanità del Senato e che andrà in Aula la prossima settimana – ha annunciato -. Il Paese ha bisogno di una Legge che tuteli chi lavora per il diritto alla salute di tutti noi. Non ci possono essere divisioni su questo. Andiamo tutti nella stessa direzione, quella di una società più civile».
«Il sistema delle borse di specializzazione ha fatto il suo tempo e va riformato – ha dichiarato la Grillo all’indomani dell’incontro sul tema con la FNOMCeO -. Cercheremo di prendere in carico i medici che rimangono nel limbo della formazione».
«Sulle Disposizioni anticipate di trattamento sto per trasmettere un’ulteriore, e spero ultima, versione di regolamento che tiene conto delle richieste formulate anche dai Comuni», ha dichiarato il ministro della Salute Giulia Grillo.