Gli effetti di Quota 100 sul Servizio sanitario nazionale, liste d’attesa, vaccini e digitalizzazione: botta e risposta del ministro della Salute Giulia Grillo intervenuta alla trasmissione ‘Coffee Break’ su La7
Il Servizio sanitario nazionale non risentirà dell’uscita anticipata di medici con Quota 100. È la rassicurazione lanciata dal ministro della Salute Giulia Grillo ospite di ‘Coffee Break’, su La7. Il numero di domande, rivela infatti Grillo, «è abbastanza contenuto. Sono fino ad ora 600 quelle pervenute. Vi è un’incompatibilità alla libera professione che blocca l’uscita dei medici, che vogliono ancora lavorare».
La carenza dei medici specialisti e di infermieri non è un fenomeno nuovo. «Siamo al di sotto della media europea. Ma i nostri infermieri e i nostri medici sono molto richiesti all’estero perché sono molto qualificati – sottolinea Grillo, che prosegue: «Bisognava programmare una riforma da tempo». Un tema su cui il Governo sembra avere le idee chiare: «Stabilizzeremo tutti i precari della sanità. E abbiamo messo anche in atto una riforma del numero chiuso per la facoltà di Medicina che ci ha portato ad avere l’età media più avanzata tra tutti i medici d’Europa», ha aggiunto il Ministro.
Lo sblocco delle assunzioni «per come lo abbiamo concepito, porterà alla possibilità di aumentare l’assunzione di infermieri e operatori socio sanitari». L’obiettivo per Grillo «è quello di portare nella prossima finanziaria più risorse rispetto a quelle portate quest’anno».
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LISTE D’ATTESA
Buoni propositi anche per le liste d’attesa, considerate dal Ministro «una sfida ardua, ma difficile non vuol dire impossibile. Quello che possiamo dire è che noi, come governo – ha dichiarato Grillo – abbiamo fatto quello che gli altri in passato non avevano fatto, rinnovando per esempio dopo 10 anni il Piano nazionale governo liste d’attesa, che è un piano ambizioso che prevede, tra l’altro, la possibilità di far decadere i manager quando non si riescono a rispettare i tempi di attesa. Abbiamo per la prima volta istituito un Fondo nazionale per il governo delle liste d’attesa, con 350 milioni di euro, e abbiamo istituito un numero di pubblica utilità al ministero, che si chiama ‘1500’, a cui tutti i cittadini possono telefonare per descrivere le varie problematiche che hanno».
Ma quali sono le maggiori resistenze sulle liste d’attesa? «C’è stata una grande collaborazione con le Regioni – ha risposto Grillo – e non mi sento di dire che ci sono resistenze particolari. Il problema delle liste d’attesa è solo molto legato ad un problema organizzativo; in alcuni casi c’è anche un po’ di inappropriatezza prescrittiva (ma si tratta di non più del 10% dei casi), mentre in altri casi c’è una situazione di carenza di personale a causa di quei contratti precari che, grazie alla nostra norma – ha concluso- adesso potranno essere evitati».
VACCINI
Sul caso vaccini, scoppiato all’indomani della presentazione di un emendamento a firma M5s-Lega che sopprime l’obbligo di certificazione per iscriversi ad asili nido e scuole materne, Giulia Grillo ha ricordato come la proposta di legge in discussione alla Camera sia «in linea con quanto abbiamo detto in campagna elettorale sia da noi sia dalla Lega». Ha quindi aggiunto: «Come abbiamo indicato nel programma del Movimento, al quale ho collaborato anche io, i vaccini per noi sono un presidio fondamentale di prevenzione primaria. Abbiamo sempre detto che avremmo superato il decreto Lorenzin perché noi crediamo molto di più nella modalità della raccomandazione e non in quella dell’obbligo, che va bene solo nei casi di emergenza sanitaria o laddove ci siano importanti cali della copertura vaccinale».
DIGITALIZZAZIONE
«Ho un piccolo grande sogno – ha infine confessato il ministro Grillo -: quello di lanciare finalmente una vera sanità digitale. L’Italia è tra gli ultimi Paesi in Europa nella digitalizzazione in sanità – ha proseguito – ed io credo che, attraverso piccoli accorgimenti, la vita dei cittadini potrebbe essere fortemente migliorata».
In che modo? «Attraverso per esempio la prenotazione di visite on line – ha spiegato il Ministro -, attraverso la possibilità di pagare queste visite con il cellulare oppure quella di ordinare tramite app presidi come pannoloni e traverse. Insomma, voglio semplificare la vita dei malati che è già spesso molto complicata». Il progetto è molto ambizioso, «ma in cinque anni – ha concluso infine Grillo – forse riusciremo a realizzarlo».