La scorsa settimana la Guardia di Finanza, su disposizione della procura della Repubblica, ha messo i sigilli ad alcuni locali e sale operatorie del nuovo ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, ancor prima dell’inaugurazione, per valutare l’effettiva funzionalità delle attrezzature e degli impianti. 60 pazienti oncologici regolarmente in lista per le operazioni programmate non hanno […]
La scorsa settimana la Guardia di Finanza, su disposizione della procura della Repubblica, ha messo i sigilli ad alcuni locali e sale operatorie del nuovo ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, ancor prima dell’inaugurazione, per valutare l’effettiva funzionalità delle attrezzature e degli impianti.
60 pazienti oncologici regolarmente in lista per le operazioni programmate non hanno notizie né sanno quando, dove e da chi verranno operati.
Nonostante l’Asp assicuri che i malati saranno spostati in altri ospedali della provincia e curati al più presto come stabilito, la preoccupazione e l’angoscia è tanta perché si allungano i tempi di interventi chirurgici nei quali la tempestività è spesso un fattore primario che può condizionare l’esito dell’operazione stessa e le future condizioni di salute di chi ne è sottoposto.