Prima, per curare un tumore del seno o eseguire un controllo diagnostico dovevano andare all’estero. Ora, le donne palestinesi potranno farlo nella loro terra, grazie al primo e unico centro senologico multidisciplinare del proprio Paese, nell’ospedale di Beit Jala. Il centro è nato grazie alla collaborazione tra l’Ufficio di Gerusalemme dell’Aics (Agenzia italiana della cooperazione allo sviluppo), Elis […]
Prima, per curare un tumore del seno o eseguire un controllo diagnostico dovevano andare all’estero. Ora, le donne palestinesi potranno farlo nella loro terra, grazie al primo e unico centro senologico multidisciplinare del proprio Paese, nell’ospedale di Beit Jala.
Il centro è nato grazie alla collaborazione tra l’Ufficio di Gerusalemme dell’Aics (Agenzia italiana della cooperazione allo sviluppo), Elis Ong che ha elaborato il progetto e Università Campus Bio-Medico di Roma. Con il supporto del ministero della Sanità del governo palestinese sono stati organizzati gli ambienti, le attività e formati i professionisti locali mediante corsi in loco e a Roma al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.
«Il progetto – si legge nella nota del Campus Bio-Medico – mira a seguire almeno 150 pazienti l’anno in tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico. Solo nei primi due mesi di attività la neo Breast Unit ha aiutato più di 300 donne di tutta la Palestina con visite di prevenzione e interventi tempestivi: di queste, circa 26 hanno scoperto di avere un cancro al seno in fase precoce». Prima dell’apertura del Centro, le donne palestinesi che volevano effettuare screening oncologici dovevano aspettare tra i quattro e i sei mesi.