Sanità 1 Aprile 2025 15:19

RSA, Cittadinanzattiva su emendamento ddl ‘Prestazioni sanitarie’: “Dare attuazione alla legge 33/2023”

Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva commenta l’emendamento approvato nei giorni scorsi dalla 10° Commissione del Senato al ddl "Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitari"
RSA, Cittadinanzattiva su emendamento ddl ‘Prestazioni sanitarie’: “Dare attuazione alla legge 33/2023”

“Con l’emendamento appena approvato si rischia di guardare il dito e non la luna. L’argine che si tenta di mettere risulta sia inadeguato a risolvere una materia tanto complessa, quanto ambiguo nel modo in cui è stato costruito. Non risolve le incertezze sui casi in cui le prestazioni sanitarie e quelle socio-assistenziali risultino non separabili, e non risulta chiaro se preveda per i cittadini uno svantaggio o un vantaggio in termini di massima copertura possibile per le spese da parte dello Stato. Sulla questione si è aperto un ampio dibattito pubblico che rischia però di non produrre alcun passo in avanti rispetto ad una materia che meriterebbe una vera riforma come previsto dalla legge 33 del 2023 sull’assistenza agli anziani non autosufficienti, rimasta lettera morta”. Lo sostiene Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, in merito all’emendamento n.13.0.400 a firma Cantù approvato nei giorni scorsi dalla 10° Commissione del Senato, nell’ambito della discussione del ddl 1241 recante “Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitari”. L’emendamento modifica l’art.30 della L.27/12/1983, n.730, prevedendo che “Sono a carico del fondo sanitario nazionale esclusivamente gli oneri delle attività di rilievo sanitario anche se connesse con quelle socio-assistenziali”.

La normativa in materia è incompleta e poco chiara

“L’emendamento sembra nascere con lo scopo di arginare le conseguenze, sulle casse del SSN, delle ultime sentenze con cui alcuni Tribunali, e da ultimo la Corte di Cassazione, hanno accolto i ricorsi di pazienti ospitati in RSA, o di familiari, per chiedere la restituzione della quota a loro carico, sostenendo che la gravità della patologia rendesse prevalente il carattere sanitario delle prestazioni, anche di quelle socio-assistenziali. Si tratta di una giurisprudenza a sua volta favorita da una normativa precedente incompleta e poco chiara che attualmente prevede che la quota ‘alberghiera’ (vitto, alloggio e altri servizi), pari al 50% della retta, sia a carico dei pazienti o delle loro famiglie, che possono richiedere un contributo al Comune sulla base dell’indicatore ISEE. Solo per i ricoveri per i trattamenti estensivi di cura e recupero funzionale a persone che necessitano di elevata tutela sanitaria con continuità assistenziale e presenza infermieristica h24, la copertura a carico del SSN è pari al 100% per un periodo di norma non superiore a 60 giorni”, sottolinea Cittadinanzattiva.

“Serve un’azione interistituzionale”

“La residenzialità e la semiresidenzialità richiedono da tempo una ampia riforma – continua Mandorino – che sia finalmente in grado di disegnare un’assistenza adeguata ai bisogni sempre più complessi dei pazienti, spesso affetti da patologie ingravescenti come demenza o Alzheimer. Una riforma che incida su tutti i profili dell’assistenza, dal modello organizzativo, alle politiche del personale impiegato (che sempre più spesso migra verso gli ospedali e che andrebbe invece incoraggiato a rimanere), alle risorse pubbliche dedicate, che devono necessariamente essere reperite. Una riforma tanto estesa da non poter essere garantita da singole sentenze di tribunale, né da un emendamento scritto in modo ambiguo e che peraltro tocca un aspetto estremamente specifico della questione. Una riforma che già era prevista dal PNRR e che abbiamo atteso invano per quattro anni. Chiediamo dunque alle istituzioni di agire in una ottica interistituzionale e di affrontare il tema in modo organico, perché le persone non sono divisibili in centri di costo”.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Sanità partecipata: il nuovo ruolo delle associazioni dei pazienti tra HTA europeo e riforme nazionali

Con l’entrata in vigore del regolamento europeo sull’Health Technology Assessment e le nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2025, le associazioni dei pazienti conquistano un posto fo...
Nutri e Previeni

World Obesity Day, l’appello alle Istituzioni: “Inserire l’obesità nei Lea e tra le patologie croniche”

Dalle organizzazioni italiane aderenti e partner della World Obesity Federation una lettera aperta rivolta alle Istituzioni. L’onorevole Pella: “Ad aprile l’approvazione della Legge ...
Nutri e Previeni

Dieta Mediterranea, elaborate le prime linee guida per l’applicazione terapeutica

Il documento è stato elaborato da SINPE e SIPREC, con il supporto metodologico dell’Iss
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. “La sopravvivenza aumenta, ma recidive e infezioni restano una minaccia”

In occasione del mese di sensibilizzazione sul mieloma multiplo, l’AIL pone l’attenzione su tre aspetti fondamentali per chi convive con questa patologia: l’aumento della sopravviven...
di I.F.