Maria Neira, direttrice del dipartimento Salute pubblica e determinanti ambientali dell’OMS, riassume a Sanità Informazione le raccomandazioni del rapporto presentato a Katovice: «Stop a combustibili fossili, nuova pianificazione urbanistica e maggiore coinvolgimento degli esperti della salute»
Il cambiamento climatico ha effetti nefasti sul pianeta, ma anche sulla nostra salute. Sette milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico. Un milione potrebbero essere salvate grazie all’applicazione dell’accordo di Parigi sul clima, e i benefici per la salute renderebbero economicamente almeno il doppio di quanto speso per raggiungerne gli obiettivi. Impressionante infatti l’incidenza degli effetti dell’inquinamento sul welfare globale: l’OMS stima un costo di 5,11 trilioni di dollari. Per questo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato ai rappresentanti dei circa 200 Paesi riuniti alla Conferenza sul clima di Katowice un rapporto su clima e salute, consigliando le linee d’azione da seguire per porre un freno alla situazione.
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Le raccomandazioni contenute nel rapporto sono state anticipate nei giorni scorsi a Sanità Informazione da Maria Neira, direttrice del dipartimento Salute pubblica e determinanti ambientali dell’OMS: «Dobbiamo smettere di bruciare combustibili fossili che causano il riscaldamento globale e l’inquinamento dell’aria, che poi entra nei nostri polmoni e nel nostro sistema cardiovascolare. La transizione energetica deve essere fatta al più presto possibile, nel nome della salute. In secondo luogo, la pianificazione urbanistica delle nostre città deve cambiare completamente, e deve essere fatta per gli umani, non per le macchine. Infine, noi che lavoriamo nel mondo della salute dobbiamo comunicare di più, spiegare ai pazienti le cause delle loro malattie, contribuendo a ridurle. Sono tre rivoluzioni – spiega la dottoressa Neira – e sono positive, possibili e urgenti».
«L’accordo di Parigi – ha commentato il Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus – è potenzialmente il più grande accordo sulla salute di questo secolo. È ormai chiaro che il cambiamento climatico ha un impatto importante sulle nostre vite, minacciando gli elementi fondamentali per la nostra salute: aria pulita, acqua potabile, cibo e alloggio e può mettere a rischio decenni di progressi nella salute globale. Non possiamo permetterci di rimandare ancora il nostro intervento».
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