L’Italia si arrovella su come gestire il preoccupante calo di vaccini, e il resto d’Europa non è da meno. La sfiducia nello strumento vaccinale a causa dei suoi presunti effetti collaterali si estende a macchia d’olio, e pare trovi le sue radici in Inghilterra dove, nel 1998, The Lancet pubblicò uno studio che collegava i vaccini all’autismo. L’autore fu radiato, lo studio smentito, ma il sospetto prese piede. Torniamo al 2015. In Francia, un sondaggio realizzato per l’Associazione nazionale Groupement de pharmaciens, rivela che il 74% dei francesi non ha intenzione di vaccinarsi contro l’influenza, ritenendolo rischioso (22%) o inutile (54%). Un dato che preoccupa seriamente il ministero della Sanità d’oltralpe. Tuttavia, salvo sorprese, è improbabile che si arrivi alle drastiche e discusse misure adottate dall’altra parte dell’emisfero: in Australia, chi non vaccina i propri figli, può dire addio ai molti servizi statali e altrettante agevolazioni fiscali.