A partire dalla prossima legislatura le competenze dell’attuale dodicesima Commissione Igiene e Sanità del Senato confluiranno nella nuova decima Commissione “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale”. Una scelta che non convince la Federazione CIMO-FESMED
A partire dalla prossima legislatura le competenze dell’attuale dodicesima Commissione Igiene e Sanità del Senato confluiranno nella nuova decima Commissione “Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale”. Una scelta che non convince la Federazione CIMO-FESMED: «Per un ambito complesso e ampio come quello sanitario nemmeno il riguardo di una Commissione ad hoc, accorpato invece in un fritto misto con lavoro e previdenza. E questo la dice lunga sulla considerazione che si ha della sanità, dopo anni di applausi, cortei e ringraziamenti per gli “eroi della pandemia”».
In una nota il sindacato sottolinea: «Non ci stupiremo, allora, se i programmi elettorali dei partiti politici non accenneranno a soluzioni concrete per i problemi del Servizio sanitario nazionale. Non ci stupiremo se il Fondo sanitario nazionale continuerà ad essere un fritto misto simile alla futura X Commissione del Senato, ponendo di volta in volta gli amministratori dinanzi alla scelta di tutelare i diritti dei pazienti o dei lavoratori. Non ci stupiremo se le criticità che quotidianamente il personale sanitario denuncia continueranno a rimanere inascoltate».
Per questi motivi, la Federazione CIMO-FESMED (aderente a CIDA e di cui fanno parte ANPO-ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED) ritiene che «per salvare la sanità italiana sia necessario assumere impegni precisi, che difficilmente potranno essere discussi in una Commissione generalista: così facendo rischiamo di non risolvere nessun problema né in sanità, né sul lavoro, né in materia previdenziale».
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