«Abbiamo incardinato provvedimenti che erano della minoranza e della maggioranza. Non credo cambierà il modo di lavorare», spiega il presidente della Commissione Igiene e Sanità, Pierpaolo Sileri. Il plauso del collega pentastellato, Gianluca Perilli: «Sileri sta facendo un lavoro molto importante e proficuo»
Il governo Conte bis è ormai realtà. La doppia fiducia incassata sia alla Camera sia al Senato ne ha decretato l’avvio definitivo e, in attesa della nomina dei sottosegretari, nei corridoi del Parlamento si fa il punto sul lavoro rimasto in sospeso dalla ‘crisi di Ferragosto’.
«Nella Commissione Sanità ciò che è stato fatto secondo me di bello nel primo governo è che abbiamo sempre lavorato molto bene, mettendo al centro dell’agenda ciò che era nell’interesse di tutti», rivela il presidente della Commissione Igiene e Sanita, esponente del Movimento 5 Stelle, Pierpaolo Sileri ai microfoni di Sanità Informazione, in occasione del voto di fiducia in Senato. «Abbiamo incardinato provvedimenti che erano della minoranza e della maggioranza. Non credo cambierà il modo di lavorare, perché al centro dell’agenda della Sanità c’è sempre ciò che è utile per la sanità pubblica. Credo non vi saranno grosse variazioni, perché avevamo all’interno provvedimenti sia del centrodestra sia della sinistra e del Movimento 5 Stelle. Andremo avanti con questi provvedimenti dove si troverà un accordo definito».
Nello specifico, «il Ddl contro la violenza al personale sanitario era stato già approvato – spiega ancora il senatore Sileri – e deve avere solo il passaggio in Aula per poi andare alla Camera e concludere il suo iter. Credo che massimo interesse lo daremo al personale sanitario e alle nomine della dirigenza sanitaria per far sì che la politica esca dalla sanità pubblica».
Fiducioso anche il senatore e collega Gianluca Perilli: «Abbiamo il presidente della Commissione, Pierpaolo Sileri che sta facendo un lavoro molto importante e proficuo per la sanità». Sulla futura agenda della Commissione Sanità, l’esponente del Movimento 5 Stelle ribadisce i temi da sempre cari per i pentastellati: «Noi l’abbiamo sempre detto, deve esserci un criterio meritocratico, una distinzione tra la politica e i ruoli dirigenziali, poi naturalmente i servizi dei quali usufruiscono i cittadini e che sono naturalmente tutti da rivedere».
Gianluca Perilli, attualmente senatore del M5S, è stato in passato consigliere in Regione Lazio durante la prima Giunta Zingaretti. Il pentastellato, proprio nel Lazio, ha potuto conoscere e fare opposizione all’attuale segretario del Partito Democratico, lo stesso con cui il Movimento 5 Stelle è sceso a patti per la formazione del nuovo governo. «Il fatto che ci sia questo accordo di programma adesso a livello nazionale, – ribadisce Perilli – non toglie (e lo è stato) che il Movimento 5 Stelle ha fatto una dura opposizione a Zingaretti sul tema della salute e della sanità, come anche per esempio su ambiente, rifiuti ecc. Continuerà a farlo laddove non ci siano delle convergenze, delle visioni programmatiche comuni. Questo non toglie vigore a quelli che sono i nostri temi e i nostri modi di vedere la sanità».