Meno posti letto e niente reparto di cardiochirugia, ma i lavori termineranno entro la fine dell’anno: è quanto emerso durante un sopralluogo presso il Mater Olbia, effettuato dalla Commissione sanità del Consiglio regionale sardo. La struttura riceverà inoltre un ulteriore investimento della Qatar Foundation Endowment pari a oltre 40 milioni di euro per attivare un […]
Meno posti letto e niente reparto di cardiochirugia, ma i lavori termineranno entro la fine dell’anno: è quanto emerso durante un sopralluogo presso il Mater Olbia, effettuato dalla Commissione sanità del Consiglio regionale sardo. La struttura riceverà inoltre un ulteriore investimento della Qatar Foundation Endowment pari a oltre 40 milioni di euro per attivare un servizio avanzato di radioterapia. L’ospedale è pronto per circa l’85% e i reparti apriranno nel 2018 anche se già quest’anno potrebbero essere disponibili i primi ambulatori e i laboratori di analisi: «A giorni la commissione affronterà la discussione generale sulla rete ospedaliera – afferma il presidente della commissione Perra – La visita di oggi è stata importante per la definizione dell’assetto dei posti letto regionali. Posso affermare con piacere di aver constatato un importante avanzamento dei lavori che si concluderanno prima dell’autunno, periodo in cui inizieranno a operare gli ambulatori».
Il Mater Olbia, parte della grande community di ricerca di Qatar Foundation, collaborerà con i principali hub della ricerca mondiale, fra i quali: Cleveland Clinic, Harvard, Miami Diabetic, Imperial College (St Mary Hospital), Aspetar, Gaslini, oltre che con i centri di ricerca delle Università di Sassari e Cagliari. In queste settimane, inoltre, si stanno definendo con il Policlinico Gemelli di Roma gli ultimi dettagli per la sigla di una joint venture per la gestione del Mater Olbia.