Il ministro della Salute intervenuto al Consiglio nazionale Sumai-Assoprof ha sposato l’idea di aumentare le ore degli specialisti fino al massimale di 38 ore. Poi ha sottolineato la necessità di nuovi concorsi e rivendicato le norme del Dl Fiscale che alzano il tetto per l’assunzione del personale
Aumentare le ore di specialistica ambulatoriale e rivedere le norme sulla incompatibilità tra pubblico e privato accreditato. Il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto al Consiglio nazionale del Sumai-Assoprof, sindacato degli specialisti ambulatoriali, ha accolto alcune delle principali richieste di categoria rilanciate con forza dal segretario Antonio Magi. Un’apertura che ha fatto piacere ai camici bianchi presenti e che sicuramente può avere un impatto sulle liste di attesa. Magi aveva infatti ricordato poco prima come il ‘bilancio’ degli specialisti ambulatoriali per la sanità pubblica sia in attivo: costano 1 miliardo e 77 milioni di euro allo Stato ma portano un introito tramite i ticket di un miliardo e 350 milioni. “Un bilancio in positivo di circa 300 milioni” ha fatto notare Magi.
Speranza ha in primis ricordato il cambio di rotta in sanità arrivato con la legge di Bilancio: «Penso che nella legge di Bilancio stiamo dando un segnale significativo: prima si promettevano risorse nel Def e poi si dimezzavano in legge di Bilancio. Ora mettiamo 2 miliardi, la cifra più alta degli ultimi anni. Quest’anno l’1,7% in più. Il comparto salute esce rafforzato. 2 miliardi in più su edilizia e innovazione e poi abolizione del superticket. Era la tassa più brutta. Il messaggio che abbiamo voluto dare è quello di un Paese che vuole tornare a investire sulla salute».
Il titolare della Salute ha poi ricordato che bisogna investire sul territorio, unico modo per far fronte alle cronicità: «Per far fronte alle grandi sfide del futuro c’è bisogno di un grande patto politico e sociale. I presidenti di Regione sono d’accordo. Ora bisogna mettere insieme aziende, sindacati, associazioni».
Il punto di partenza di Speranza è la battaglia sul personale che si è concretizzata in un emendamento al Dl fiscale: «Con questa norma abbiamo alzato il tetto per le assunzioni del personale dal 5 al 15% sulla quota aggiuntiva di fondo sanitario. Il 15% di 2 miliardi fa sei volte il 5% di un miliardo. Ricominciamo ad investire sul personale. Dobbiamo ricominciare a fare i concorsi».
Oltre all’apertura sull’aumento di ore per gli specialisti ambulatoriali, Speranza ha annunciato un tavolo tecnico per riformulare le norme sull’incompatibilità: «Sul tema esclusività oggi le cose non funzionano: dobbiamo pensare una soluzione per cui fino a un certo numero di ore è giusto che tu abbia una certa libertà di movimento, sopra un certo numero di ore è diverso».
Nel corso della relazione, il segretario del Sumai Magi ha lanciato l’idea in base alla quale gli specialisti ambulatoriali potrebbero affiancare i medici di base nell’uso della strumentazione diagnostica di cui saranno dotati con lo stanziamento di 235 milioni di euro previsto in legge di Bilancio: «Potremmo garantire con un lavoro di equipe il pieno utilizzo delle macchine, questo tipo di lavoro è già previsto dalle normative» ha sottolineato Magi.