Da Agenas la mappa delle ‘grandi macchine’, presenti soprattutto in strutture pubbliche. Il primato per maggior numero in Lombardia, Lazio e Campania
Tac, risonanze magnetiche, acceleratori lineari, sistemi robotizzati per chirurgia endoscopica, Pet, mammografi, angiografi e non solo. Le grandi macchine sanitarie presenti nelle strutture italiane sono 8.228. Poco più della metà, il 51%, sono nel pubblico, il 44% è collocato in strutture private accreditate e il 6% in strutture private non accreditate. Per quanto riguarda l’età di questi strumenti il 34% ha fino a cinque anni, il 29% tra i cinque e i 10 anni, il 37% più di 10 anni. La mappa è stata tracciata da Agenas nel report sulla distribuzione delle grandi apparecchiature sanitarie in Italia. Un lavoro realizzato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali in collaborazione con le Società scientifiche di settore e del ministero della Salute che, in particolare, ha fornito i dati aggiornati a maggio 2024 provenienti dal flusso informativo su questo tipo di apparecchiature sanitarie in uso presso le strutture sanitarie pubbliche, private accreditate e private non accreditate, monitoraggio istituito nel 2014 con decreto.
Si registra una maggiore prevalenza nel pubblico per tutte le tipologie di apparecchiature ad eccezione delle risonanze magnetiche, che risultano collocate per il 60% in strutture private accreditate e dei mammografi, di cui il 52% si trova nel privato (accreditato e non accreditato). Le apparecchiature più numerose rispetto alla popolazione sono le Tac (37,3 per milione di abitanti), i mammografi (35,2 per milione di abitanti), le risonanze magnetiche (32,9 per milione di abitanti). A livello europeo, l’Italia presenta un numero di Tac e risonanze per milione di abitanti paragonabile a quello della Germania (36,5 Tac e 35,2 Rm per mln di abitanti) e superiore a quello di altri Paesi quali Spagna (21,4 Tac e 20,3 Rm per mln) e Francia (19,5 Tac e 17 Rm per mln). A Livello regionale il maggior numero di apparecchiature si registra in Lombardia (1.377, di cui 611 nel pubblico), nel Lazio (1.052, di cui 360 nel pubblico), in Campania (857 di cui 300 nel pubblico).
Obiettivo del Report, spiega Agenas in una nota, “è rendere disponibile la conoscenza aggiornata della dotazione, distribuzione sul territorio nazionale, livello tecnologico e obsolescenza delle grandi apparecchiature presenti nelle strutture delle varie Regioni e Province autonome. Infatti, il livello tecnologico delle apparecchiature sanitarie e la loro adeguata distribuzione sul territorio rivestono un ruolo fondamentale nel garantire la qualità dell’assistenza erogata dal Servizio sanitario nazionale, l’equità nell’accesso alle prestazioni, la riduzione dei tempi di degenza e delle liste d’attesa, la razionalizzazione delle risorse”. “Le successive edizioni del Report consentiranno, attraverso l’aggiornamento delle informazioni del flusso informativo, di poter rilevare gli effetti derivanti dall’impatto del sub investimento della M6C2 del Pnrr sulle grandi apparecchiature per l’ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero attraverso l’acquisizione di Tac, risonanze magnetiche, acceleratori lineari, angiografi, gamma camere, gamma camere/Tc e mammografi”.
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