La direttrice delle politiche e dei sistemi sanitari nazionali dell’Oms/Europa: “Implementare nuove tecnologie nei sistemi sanitari maturi può essere un compito impegnativo, quindi noi dell’Oms/Europa siamo lieti di supportare i paesi nella loro trasformazione digitale, anche attraverso questa nuova guida per la telemedicina”
Supportare i servizi di telemedicina sia delle singole strutture sanitarie, che degli interi sistemi sanitari nazionali: è questo lo scopo con cui l’Oms Europa ha redatto lo “Strumento di supporto per rafforzare la telemedicina”, un documento progettato in linea con le priorità strategiche del piano d’azione regionale per la salute digitale della regione europea dell’Oms e con la strategia globale dell’Oms sulla salute digitale. Tra le priorità strategiche dell’Oms/Europa, infatti, vi è proprio quella di fornire assistenza tecnica e competenza per supportare i paesi nello sviluppo di servizi di telemedicina di alta qualità. Lo strumento, sviluppato con la guida dell’Open University of Catalonia, il WHO Collaborating Centre in eHealth, incorpora il miglior know-how internazionale disponibile in materia di telemedicina per aiutare coloro che progettano, sviluppano, implementano, ottimizzano e valutano l’implementazione di un servizio di telemedicina.
Utilizzandolo, le parti interessate possono determinare il loro livello di preparazione per un servizio di telemedicina, definire una visione strategica, identificare i cambiamenti, le risorse, le competenze e le infrastrutture necessarie, nonché monitorare e valutare un servizio di telemedicina. Lo strumento è stato progettato in linea con le priorità strategiche del piano d’azione regionale per la salute digitale della regione europea dell’Oms e con la strategia globale dell’Oms sulla salute digitale. “Continuiamo a vedere chiari benefici della telemedicina, sia per i pazienti che per gli operatori sanitari. Questi includono tempi di attesa più brevi, un migliore follow-up e gestione delle condizioni di salute, costi ridotti e una migliore accessibilità dei servizi sanitari – spiega Natasha Azzopardi Muscat, direttrice delle politiche e dei sistemi sanitari nazionali presso l’Oms/Europa – . Implementare nuove tecnologie nei sistemi sanitari maturi può essere un compito impegnativo, quindi noi dell’Oms/Europa siamo lieti di supportare i paesi nella loro trasformazione digitale, anche attraverso questa nuova guida per la telemedicina”.
“La telemedicina – come sottolineato in una nota – può essere definita come l’uso di tecnologie di telecomunicazione per supportare la fornitura di servizi medici, diagnostici e correlati al trattamento in cui la distanza è un fattore critico. È dimostrato che si tratta di un approccio accessibile, inclusivo della disabilità e conveniente che fornisce cure vitali e riduce la morbilità e la mortalità. L’evoluzione delle esigenze sanitarie, le emergenze e gli impatti legati al clima stanno esercitando una pressione significativa sui sistemi sanitari nella regione europea dell’Oms e in tutto il mondo. La telemedicina e altri strumenti di soluzioni sanitarie digitali hanno svolto un ruolo importante nel rispondere alla pandemia di Covid-19 offrendo modi innovativi per erogare servizi sanitari da remoto”.
Il rapporto del 2023 sullo stato della salute digitale nella regione europea dell’Oms ha mostrato che il 78% degli Stati membri dell’Oms Europa affronta direttamente la telemedicina nelle proprie politiche o strategie. Tuttavia, nonostante l’impatto positivo, l’adozione e l’implementazione della telemedicina rimangono disomogenee. Alcune delle sfide sono poste dalla mancanza di linee guida complete a supporto dei servizi di telemedicina. “Mentre la maggior parte dei paesi della regione europea dell’Oms riconosce il valore della telemedicina, meno della metà di essi valuta i programmi di telemedicina. La valutazione è una componente essenziale di qualsiasi intervento di salute digitale, poiché ci aiuta a vedere cosa funziona, cosa non funziona e cosa deve essere modificato. Lo strumento di supporto dell’Oms è progettato per aiutare i decisori a monitorare costantemente i servizi di telemedicina e valutarli nei punti critici, consentendo ai risultati di supportare la pianificazione strategica”, conclude David Novillo Ortiz, consulente regionale per i dati e la salute digitale presso l’Oms/Europa.
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