Grande scoperta in campo scientifico e nella lotta alle malattie neurodegenerative. All’università di Torino, infatti, è stato scoperto il meccanismo che provoca l’atassia, cioè la perdita della capacità motoria che ha un ruolo importante in malattie come il morbo di Alzheimer e quello di Parkinson. La scoperta è stata possibile grazie al lavoro di numerosi […]
Grande scoperta in campo scientifico e nella lotta alle malattie neurodegenerative. All’università di Torino, infatti, è stato scoperto il meccanismo che provoca l’atassia, cioè la perdita della capacità motoria che ha un ruolo importante in malattie come il morbo di Alzheimer e quello di Parkinson.
La scoperta è stata possibile grazie al lavoro di numerosi ricercatori di centri nazionali e internazionali: oltre all’Università di Torino, anche quelle di Milano e Bologna, l’Istituto San Raffaele di Milano e l’Istituto di Biotecnologie dell’Università di Helsinki.
I nostri movimenti quotidiani dipendono da un coordinazione inconscia del cervelletto. La perdita di questa capacità, chiamata “atassia”, è un sintomo comune a molte malattie neurologiche. Le atassie sono, spesso, ereditarie ed hanno cause genetiche. Nella ricerca pubblicata sulla rivista internazionale “Neurobiology of Disease”, il gruppo di lavoro del professor Alfredo Brusco (Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino) e del professor Filippo Tempia del Nico hanno spiegato in che modo si sviluppa una forma di atassia ereditaria. I risultati delle ricerche hanno individuato farmaci in grado di rallentare o impedire la progressione della malattia.