Sanità 28 Gennaio 2019 14:25

Tribunale della Salute, Stefano De Lillo (Agenas): «Ottima idea per rinnovare il rapporto di fiducia nei confronti della classe medica»

«La stragrande maggioranza dei contenziosi si risolvono in un nulla di fatto – specifica il presidente a Sanità Informazione – nostri medici tra i migliori a livello internazionale. Fondamentale trasmettere questo messaggio ai cittadini, per questo ho firmato petizione»

Tribunale della Salute, Stefano De Lillo (Agenas): «Ottima idea per rinnovare il rapporto di fiducia nei confronti della classe medica»

Crescono i consensi e le adesioni per la petizione online promossa dal network legale Consulcesi – ha quasi toccato quota ventimila firme –  sulla costituzione di un Tribunale della Salute per medici e pazienti, una camera di compensazione per relazionarsi nel rispetto dei diritti di ognuno.

L’iniziativa – nata in seguito diffusione dello spot che sollecita ricorsi legali per casi di malasanità e ha sollevato un vespaio di critiche e polemiche – continua a raccogliere i favori di politici e rappresentanti delle istituzioni medico-sanitarie, dei sindacati e delle associazioni di categoria.

Tra i firmatari anche il medico ed ex senatore del Pdl, Stefano De Lillo, presidente ad interim di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) – dopo le dimissioni di Luca Coletto – che si è detto d’accordo con la costruzione del Tribunale della Salute come luogo di confronto, e non di contrapposizione, tra medici e pazienti.

De Lillo, infatti, nell’istituzione di questo organo competente, intravede la soluzione per migliorare la relazione tra i camici bianchi e i cittadini. Secondo la sua opinione, tornare ad un rapporto basato sulla complicità, la collaborazione ed il rispetto è l’obiettivo da perseguire: «Il Tribunale della salute è un’idea veramente valida per far tornare ad emergere la verità, ricostruendo il rapporto di fiducia che c’è sempre stato nei confronti della nostra classe medica, di altissimo livello a livello internazionale» ha commentato ai microfoni della nostra testata.

Non alimentare la “caccia al medico” è l’auspicio del presidente De Lillo: «La quasi totalità delle cause intentate nei confronti dei professionisti sanitari si conclude con la vittoria da parte di quest’ultimi che, spesso, vengono incautamente accusati – ha precisato il presidente -. È per questo motivo che ho firmato la petizione di Consulcesi: si tratta di un’iniziativa estremamente corretta, è fondamentale lanciare questo messaggio all’opinione pubblica».

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