Sanità 24 Ottobre 2017 13:26

Turismo sanitario, perché scegliere di farsi curare all’estero?

Il turismo sanitario è un fenomeno dai numeri sempre più grandi. In tutto il mondo, sono dagli 11 ai 14 milioni le persone che ogni anno scelgono di farsi curare in un Paese diverso dal proprio, dando vita ad un giro di affari di 100 miliardi di dollari. E queste cifre continuano a crescere ad […]

Il turismo sanitario è un fenomeno dai numeri sempre più grandi. In tutto il mondo, sono dagli 11 ai 14 milioni le persone che ogni anno scelgono di farsi curare in un Paese diverso dal proprio, dando vita ad un giro di affari di 100 miliardi di dollari. E queste cifre continuano a crescere ad un ritmo del 10% annuo. Le mete più ambite a livello globale sono Tailandia (1,2 milioni di visite), Messico (1 milione), Malaysia (850mila), Stati Uniti (800mila), Singapore (610mila) e India (400mila). Sono soprattutto gli statunitensi a decidere di lasciare la propria casa quando si devono operare: sceglie di intraprendere la strada del turismo sanitario il 45% della popolazione. Ma anche tedeschi (34%), inglesi (23%), e arabi (19%) raggiungono cifre importanti.

Come riportato da un interessante approfondimento de La Stampa, Tailandia e Malaysia sono richieste soprattutto per gli interventi ortopedici, gli Stati Uniti sono scelti per cardiologia e cardiochirurgia ma anche per le cure contro il cancro, per le quali si va anche in Francia e in Germania. L’America Latina, madre della chirurgia estetica, resta la meta preferita per chi decide di sottoporsi a qualche ritocchino, ma noi italiani andiamo soprattutto in Croazia per cure odontoiatriche o in Turchia per trapianti di capelli.

Ma cosa porta milioni di pazienti ogni anno ad allontanarsi dal proprio Paese per farsi curare? Sono due le ragioni principali: la prima riguarda la possibilità di sottoporsi ad interventi che nel proprio Paese sono vietati, come poteva essere in Italia la fecondazione eterologa assistita. Ma il nodo centrale che porta molti ad andare al di là dei confini è il prezzo delle prestazioni: a conti fatti, si stima che l’80% dei turisti sanitari intraprenda questa strada per il rapporto qualità/prezzo. Basti pensare che se un bypass coronarico negli Stati Uniti può costare anche 88mila dollari, in Messico lo stesso intervento costa 37800 dollari, in Italia tra i 35 e i 40mila euro, in India addirittura 14400 dollari.

Articoli correlati
Coronavirus, la Società Italiana di Riproduzione Umana: «Sospendere per un mese le prestazioni di fecondazione assistita»
«È compito di tutti gli operatori della salute riproduttiva svolgere attività di prevenzione e di informazione, per prevenire e ridurre la possibile trasmissione del virus»
Fecondazione eterologa, le donne italiane non donano gli ovuli
«Le donne italiane non donano i propri ovuli come invece accade in altre nazioni. In Italia le donne non hanno la mentalità della donazione. E’ un problema culturale. Quindi l’eterologa qui da noi viene eseguita con ovociti presi all’estero. Ma in Italia abbiamo la miglior tecnologia in termini di riproduzione». Lo afferma Claudio Giorlandino, ginecologo, Direttore […]
Fecondazione: 10 cose da sapere sulla diagnosi preimpianto
La diagnosi genetica preimpianto, tecnica relativamente recente, è uno strumento fondamentale per la salute di tanti futuri bambini. Eppure la questione, in Italia, è complessa e dibattuta. Per fare chiarezza, ecco le dieci cose da sapere sulla diagnosi preimpianto, utili per tutte le coppie che iniziano un percorso di fecondazione assistita. Le informazioni sono tratte […]
Oncologia e fertilità: nasce la partnership tra IVI (Istituto Valenciano di Infertilità) e Race for The Cure
L’Istituto Valenciano di Infertilità partecipa per la prima volta come partner alla Race for the Cure, la manifestazione più importante per la sensibilizzazione alla lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo. L’evento, organizzato dall’Associazione Susan G. Komen Italia, utilizza i fondi raccolti dal progetto per realizzare programmi di prevenzione a sostegno delle […]
Nuovi LEA, il debutto della fecondazione eterologa e delle tecnologie avanzate
Altri 470 milioni sul piatto per garantire i servizi sanitari essenziali
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...