Un giovane giocatore di pallanuoto della società sportiva di Cividale del Friuli è stato escluso dall’attività agonistica perché, dai controlli effettuati, non risultava coperto da nessun vaccino, nemmeno per l’antitetanica. Come riporta il Sole24ore, a decretare lo stop all’attività sportiva è stato il medico di medicina sportiva facendo riferimento alla Legge nazionale 292 del 1963 che “impone la specifica profilassi […]
Un giovane giocatore di pallanuoto della società sportiva di Cividale del Friuli è stato escluso dall’attività agonistica perché, dai controlli effettuati, non risultava coperto da nessun vaccino, nemmeno per l’antitetanica.
Come riporta il Sole24ore, a decretare lo stop all’attività sportiva è stato il medico di medicina sportiva facendo riferimento alla Legge nazionale 292 del 1963 che “impone la specifica profilassi ai lavoratori a rischio e gli iscritti al Coni”.
La famiglia del ragazzo avrà trenta giorni di tempo per fare ricorso alla Commissione regionale costituita alla direzione centrale salute e protezione sociale di Trieste. Il Centro per la lotta contro le malattie cardiovascolari dell’azienda per i servizi sanitari ha sollevato il problema della mancanza di copertura vaccinale del giovane in seguito alla sua richiesta per ottenere il certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica.