L’appello è stato firmato dai leader di 25 Paesi del mondo: «Rafforzare la capacità e la resilienza nazionali, regionali e globali. Nessuno può farcela da solo»
Un trattato internazionale per prepararsi a rispondere nel migliore dei modi alle prossime pandemie. La richiesta arriva da 25 Capi di Stato e di Governo, tra cui il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, e dalle agenzie internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’obiettivo? «Costruire un’architettura globale più robusta che protegga le future generazioni», perché «ci saranno altre pandemie e altre importanti emergenze sanitarie cui nessun governo saprà rispondere da solo. La domanda non è se, ma quando» si verificherà nuovamente un evento simile a quello cui stiamo assistendo in questi mesi.
«La pandemia da Covid-19 ci ha insegnato che nessuno è al sicuro finché tutti sono al sicuro – continuano i leader nell’articolo di commento alla proposta -. Dobbiamo quindi lavorare insieme per prevedere, prevenire, rilevare, valutare e rispondere efficacemente alle pandemie in modo coordinato».
Si richiede, allora, un «approccio onnicomprensivo e multisettoriale per rafforzare la capacità e la resilienza nazionali, regionali e globali».
Tra i firmatari, figurano il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, Boris Johnson (Regno Unito), Angela Merkel (Germania), Emmanuel Macron (Francia) e Pedro Sánchez (Spagna). Mancano grandi Paesi come Stati Uniti d’America, Cina, India, Russia e
Brasile.
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