Dopo la decisione della Corte Suprema di ribaltare Roe v Wade, in stati come Louisiana e Tennessee non si potrà abortire neanche per stupro
L’aborto sarà vietato in più della metà degli Stati Uniti in seguito alla decisione della Corte Suprema del 24 giugno di abrogare Roe contro Wade, la storica sentenza del 1973 che proteggeva il diritto delle donne ad accedere a questa procedura. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito la decisione come «la realizzazione di un’ideologia estrema e un tragico errore della Corte Suprema».
La decisione non è stata del tutto inattesa. Già lo scorso maggio, infatti, è trapelata una bozza della sentenza. Quando poi è stata ufficializzata dalla Corte sono scoppiate proteste a Washington DC e negli Stati Uniti in generale. L’abrogazione si basa sul caso Dobbs versus Jackson che contesta un divieto di aborto nel Mississippi, che è stato poi confermato con 6 voti favorevoli e 3 contrari dai giudici della Corte Suprema. In seguito la sentenza Roe versus Wade è stata ribaltata per 5 voti contro 4. «La Costituzione non vieta ai cittadini di ogni Stato di regolamentare o vietare l’aborto», scrive il giudice Samuel Alito nel parere della maggioranza.
Ora spetterà a ciascuno Stato decidere. Tredici Stati hanno le cosiddette «leggi trigger» fissate per vietare la procedura nel caso di ribaltamento di Roe versus Wade; in alcuni Stati il divieto è già entrato in vigore mentre, in altri sarà emanato dopo 30 giorni o una volta che verrà firmato da un funzionario. Diversi altri Stati prevedono già restrizioni sull’aborto che erano in vigore prima del 1973 e che ora potrebbero essere applicati. «Senza Roe, 26 stati vieteranno sicuramente o probabilmente l’aborto nella misura più ampia possibile», ha affermato Herminia Palacio del Guttmacher Institute, un gruppo di ricerca sui diritti riproduttivi, in una dichiarazione.
Nel parere contrario, i giudici Elena Kagan, Sonia Sotomayor e Stephen Breyer hanno scritto: «Con dispiacere – per questa Corte, ma di più, per u tanti milioni di donne americane che oggi hanno perso una fondamentale protezione costituzionale – dissentiamo». Secondo quetsi tre giudici la decisione mina l’autonomia corporea: «Dice che dal momento stesso della fecondazione, una donna non ha alcun diritto di parlare». I 13 Stati con leggi che vietano l’aborto consentono eccezioni per salvare la vita della persona incinta, ma la maggior parte non include eccezioni per stupro o incesto.
Un sondaggio condotto dal Pew Research Center, lo scorso marzo, ha rilevato che il 61% delle persone negli Stati Uniti afferma che l’aborto dovrebbe essere legale in tutte o la maggior parte delle circostanze. Per coloro che affermano che l’aborto dovrebbe essere contro la legge nella maggior parte o in tutti i casi, il 46% afferma che dovrebbero essere fatte eccezioni se la gravidanza minaccia la salute o la vita della donna. «L’aborto sarà ancora accessibile in quasi metà del paese e dobbiamo assicurarci che i pazienti ne siano consapevoli», afferma Gabriela Aguilar, una dottoressa di New York specializzata in ostetricia e ginecologia.
In risposta alla sentenza storica, il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha affermato in una dichiarazione che attraversare i confini statali per abortire rimane legale, così come la capacità delle persone o delle organizzazioni di informare e consigliare gli altri sulle cure riproduttive disponibili in altri Stati. Ha anche affermato che un farmaco comunemente usato per l’aborto autogestito rimane ancora legale. La Food and Drug Administration (FDA) «ha approvato l’uso del farmaco Mifepristone. Gli Stati non possono vietare il Mifepristone sulla base del disaccordo con il giudizio degli esperti della FDA sulla sua sicurezza ed efficacia», ha spiegato. A dicembre, la FDA ha autorizzato in modo permanente l’accesso al Mifepristone tramite posta e con un appuntamento di telemedicina.
L’abrogazione di Roe versus Wade arriva in un momento in cui i tassi di aborto sono in crescita negli Stati Uniti. Il Guttmacher Institute ha scoperto che nel 2020 il tasso di aborti negli Stati Uniti è aumentato per la prima volta in 30 anni, raggiungendo i circa 930.000 aborti quell’anno. «Più di uno su tre di questi aborti è stato ottenuto in Stati che ora certamente o probabilmente vieteranno l’aborto», ha detto Palacio.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato