I presidi: «Rischiamo denunce per abuso di atti d’ufficio ma applichiamo soltanto la legge». Nel Movimento Cinque Stelle fronda chiede che i ragazzi siano fatti entrare a scuola
A parte due bimbi allontanati dai nidi nel Lazio (uno a Roma e uno a Ladispoli) non si sono registrate particolari tensioni nel primo giorno in cui nelle scuole primarie e dell’infanzia si può entrare solo con la certificazione delle vaccinazioni obbligatorie per i bambini da 0 a 6 anni. Non c’è ancora un dato ufficiale ma in tanti sono rimasti fuori dalle scuole materne e dell’infanzia.
Spesso i genitori hanno deciso di non mandare a scuola i bambini privi delle certificazioni: in Toscana in 16 sono stati costretti a restare a casa, a Livorno sono addirittura scattate le denunce per due genitori che avevano attestato il falso, nella documentazione presentata all’istituto scolastico per le vaccinazioni obbligatorie. Al via l’iter per la sospensione dai nidi e dalle scuole di infanzia del Comune di Bologna per 300 bambini non ancora in regola con gli obblighi vaccinali, circa il 4 per cento sul totale degli alunni (8mila gli iscritti complessivi). Scaduto il termine formale per la presentazione della documentazione, Palazzo d’Accursio, in queste ore, sta inviando mail alle famiglie ‘inadempienti’ per informarle che è stata avviata la procedura della sospensione dal servizio. Sono circa 700, invece, i casi segnalati nelle scuole della Campania, ma per una buona parte si tratta di inadempienze legate alle fragilità sociali dei territori e non a posizioni no vax delle famiglie.
LEGGI ANCHE: VACCINI, IL BALLO DELLE INCERTEZZE. COSA E’ CAMBIATO DAVVERO PER MEDICI, ASL, SCUOLE E FAMIGLIE?
Sul tema è intervenuta il ministro della Salute Giulia Grillo: «Sui vaccini non ho un numero preciso dei bambini che non possono entrare a scuola negli asili nido e nelle materne, bisognerebbe chiederlo al Ministero dell’Istruzione. Però dovrebbe essere un numero già noto perché il 10 marzo scadeva solo la validità dell’autocertificazione. I numeri della copertura vaccinale sono però alti, vuol dire che il dibattito ha funzionato». Il ministro, a margine della presentazione della proposta di risoluzione OMS sulla trasparenza del prezzo farmaci, aggiunta: «La legge è un decreto legge emergenziale – aggiunge – serve una legge quadro. Alcuni cittadini hanno dubbi nei confronti dei vaccini, dobbiamo parlare con loro per rassicurarli e spiegargli che gli eventi avversi sono minimi rispetto ai benefici».
Protestano i presidi che sottolineano il rischio denunce a cui sono soggetti: «Al dirigente scolastico si chiede di firmare l’atto di allontanamento. Ai miei colleghi dirigenti già lo scorso anno sono arrivate delle denunce per abuso di atti d’ufficio, agganciate alla questione privacy. Insomma i dirigenti sono stati denunciati per aver rispettato la legge, una situazione che si potrebbe verificare anche oggi» ha spiegato all’Adnkronos Cristina Costarelli, vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi sezione di Roma e dirigente di un istituto comprensivo della Capitale.
Il tema intanto sembra dividere il Movimento Cinque Stelle: 146 portavoce del M5S hanno firmato una lettera con cui si chiede che sia superato l’obbligo vaccinale previsto dal Ddl Lorenzin. «Siamo preoccupati per l’esclusione scolastica che sta avvenendo in queste ore di alcuni bambini perfettamente sani e che hanno intrapreso un percorso di vaccinazione, aspettano solo il riscontro dalla Asl – ha affermato il Consigliere regionale del Lazio Davide Barillari – Alcuni dirigenti scolastici abusano del loro ruolo e li lasciano fuori da scuola e questo è inaccettabile per i valori costituzionali e dell’educazione. Alcuni dirigenti fanno entrare i bambini senza problemi, altri chiedono documentazioni che non potrebbero chiedere per questioni di privacy».
Di tutt’altra opinione gli esponenti dell’opposizione, come il pediatra Paolo Siani del Partito democratico: «L’obbligo vaccinale ha funzionato. Ha raggiunto l’obiettivo con il recupero delle coperture vaccinali a livelli di sicurezza in quasi tutte le regioni italiane. Ma questo dato macroscopico nasconde molte insidie. Infatti, se si guarda nelle micro aree, si scopre che nell’istituto Leopardi di Torre Annunziata, scuola materna che accoglie i bambini del quartiere del Quadrilatero delle Carceri, fortino dei clan camorristici, 59 bambini su 250 (23,6%) non hanno esibito entro il termine fissato il certificato vaccinale. La direttrice chiarisce che sono bambini con almeno un genitore in carcere e alto livello di disagio psicosociale. Sono questi i bambini e le famiglie che devono preoccupare i medici di sanità pubblica È su questa fetta di popolazione infantile che bisogna concentrare i nostri sforzi. Non devono essere solo i No Vax la preoccupazione della politica e dei professionisti. Sono questi bambini che rischiano di contrarre le malattie infettive prevenibili con le vaccinazioni. Sono questi i bambini che vanno sottratti al mondo criminale. Questa è un’emergenza che la politica colpevolmente non vede».