Le parole del Ministro della Salute nell’incontro convocato per discutere della nuova variante proveniente dal Sudafrica. Intanto sono 33 i casi confermati ma nessun morto o caso grave
«L’identificazione della variante Omicron nell’area meridionale dell’Africa conferma l’urgenza di fare di più per vaccinare la popolazione dei Paesi più fragili». Lo ha dichiarato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al G7 dei Ministri della Salute convocato in via urgente proprio per discutere della nuova variante. «Non basta donare dosi – ha proseguito il Ministro – dobbiamo supportare concretamente chi non ha servizi sanitari strutturati e capillari come i nostri. Occorre essere certi che i vaccini donati vengano effettivamente somministrati e per farlo nei paesi più fragili, ci sarà bisogno del ruolo di coordinamento di ONU e OMS».
«La comunità globale si trova di fronte» alla «minaccia di una nuova variante altamente trasmissibile di Covid-19, che richiede un’azione urgente». I Ministri della Salute al G7, in una nota ufficiale, hanno inoltre «elogiato il lavoro esemplare del Sudafrica sia nell’individuare la variante sia nell’avvertire gli altri. C’è stato un forte sostegno alla creazione di una rete internazionale di sorveglianza dei patogeni nel quadro dell’OMS». I ministri hanno inoltre riconosciuto la «rilevanza strategica» di garantire l’accesso ai vaccini, fornendo «assistenza operativa», portando avanti i «nostri impegni di donazione e affrontando la disinformazione sui vaccini, oltre a sostenere la ricerca e lo sviluppo». Hanno poi indicato che «nelle prossime settimane i Ministri si sono impegnati a continuare a lavorare a stretto contatto con l’OMS e i partner internazionali per condividere informazioni e monitorare Omicron». I Ministri si sono infatti impegnati a riunirsi nuovamente a dicembre.
Ad oggi sono 33 i casi confermati di variante Omicron segnalati in 8 paesi dell’Unione europea: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo. Tutti i casi confermati hanno una storia di viaggi in paesi africani, con voli che hanno fatto scalo in altre destinazioni tra l’Africa e l’Europa. Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni riguardo alla gravità, erano asintomatici o lievi. Finora non sono stati segnalati casi gravi e non c’è stato nessun decesso. È quanto comunicato dall’ECDC, il Centro europeo per il controllo delle malattie, in un aggiornamento online sulla variante Omicron. L’ECDC ha sottolineato inoltre che sono stati segnalati altri casi in sette paesi e territori al di fuori dell’Ue: Australia, Botswana, Canada, Hong Kong, Israele, Sudafrica e Regno Unito.
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