Un servizio di trasporto non assistito in auto per tutti quei pazienti che hanno difficoltà a raggiungere l’ospedale per le visite e le terapie oncologiche. E’ il progetto pilota “Careggi Vieni Con Me!”, sponsorizzato da Novartis Oncology. Alla presentazione dell’iniziativa, l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi: «Come Regione, stiamo mettendo in atto una serie di […]
Un servizio di trasporto non assistito in auto per tutti quei pazienti che hanno difficoltà a raggiungere l’ospedale per le visite e le terapie oncologiche. E’ il progetto pilota “Careggi Vieni Con Me!”, sponsorizzato da Novartis Oncology. Alla presentazione dell’iniziativa, l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi: «Come Regione, stiamo mettendo in atto una serie di iniziative per essere più vicini alle persone malate di tumore, farle sentire meno sole in questa fase delicata della loro vita, e assisterle meglio nel loro percorso, sollevandole, per quanto possibile, da tutte quelle incombenze legate alla loro patologia. Per questo accolgo con grande favore l’iniziativa di Novartis, e spero che, dopo i sei mesi di sperimentazione, il progetto possa essere esteso anche ad altri ospedali toscani”.
Il progetto è in linea con l’introduzione del principio dell‘umanizzazione delle cure e della centralità del paziente, veri e propri fulcri del Patto per la Salute 2014-1017, accordo programmatico tra il Governo e le Regioni, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi, a promuovere l’appropriatezza delle prestazioni e a garantire l’unitarietà del sistema.
Sarà il Centro oncologico a definire i criteri ed a individuare i pazienti che possono usufruire del servizio. L’oncologo consegna quindi un buono al paziente valido per un’andata e ritorno dalla sua abitazione alla sede ospedaliera. Il paziente prenota il servizio una settimana prima e il giorno dell’appuntamento un autista incaricato passa a prelevare il paziente presso il suo domicilio. L’autista è poi a disposizione del paziente per il rientro al suo domicilio.
L’iniziativa coinvolge quattro centri di riferimento in Italia: oltre a Careggi, il Centro Oncologico di Aviano, l’Ospedale di Taormina e il Policlinico Gemelli di Roma. Al termine dei prossimi sei mesi, il progetto sarà rivalutato e, se avrà incontrato il gradimento degli oncologi e dei pazienti, proseguirà anche per il 2018, possibilmente migliorato grazie ai commenti di chi ne avrà usufruito. L’anno prossimo verrà valutata la possibile estensione ad altri centri ospedalieri della Toscana.