Il decreto legge con le nuove misure approvate per fermare le aggressioni contro gli operatori sanitari è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ed è da oggi in vigore. Il decreto aveva ricevuto l’ok dal Consiglio dei ministri del 27 settembre. La norma prevede pene più severe in caso di danneggiamento all’interno degli ospedale e strutture socio-sanitarie: fino a cinque anni di carcere e 10 mila euro di multa, in caso di fatto commesso da più persone la pena è aumentata. E poi c’è l’obbligo di arresto in flagranza differita in caso di aggressione a esercenti la professione sanitaria e danneggiamento di attrezzature destinate all’assistenza sanitari.
Dettagli del Decreto anti-violenze:
- Articolo 1: Modifica dell’articolo 635 del codice penale. La nuova norma prevede pene per chi danneggia beni all’interno delle strutture sanitarie, applicando la reclusione da uno a cinque anni e una multa fino a 10.000 euro. Se il danno è causato da più persone, la pena sarà aumentata.
- Articolo 2: Modifiche agli articoli 380 e 382-bis del codice di procedura penale. Si introduce l’arresto obbligatorio in caso di lesioni al personale sanitario e per danneggiamenti di beni destinati al servizio sanitario. Si stabilisce anche l’arresto in flagranza differita per aggressioni a professionisti sanitari, utilizzando documentazione video o fotografica per l’identificazione dei colpevoli.
- Articolo 3: Linee guida per la videosorveglianza. Il Ministro della Salute, in collaborazione con il Ministro dell’Interno, dovrà adottare misure applicative uniformi in tutto il Paese per prevenire aggressioni, incluse linee guida per l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza, che dovranno essere segnalati con cartelli informativi.
- Articolo 4: Clausola di invarianza finanziaria. Non saranno previsti nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica derivanti dalle disposizioni del decreto.
- Articolo 5: Entrata in vigore. Il decreto diventerà effettivo il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
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