Il Decreto andrà prima al Senato e poi alla Camera. Draghi fa sapere che eventuali altre risorse andranno stanziate dal prossimo governo. In commissione Affari sociali si discute il decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101 che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti
È ormai alle battute finali la XVII Legislatura che, dopo le elezioni del 25 settembre, volgerà ufficialmente al termine il 12 ottobre. Mentre infuria la campagna elettorale il Parlamento è chiamato a convertire il Decreto legge aiuti bis, varato dal governo lo scorso 10 agosto che, tra le altre cose, prevede il rafforzamento del bonus sociale energia elettrica e gas: per il 4° trimestre dell’anno 2022 le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute.
Il Decreto sarà prima al Senato martedì 13 settembre e poi alla Camera giovedì 15. Ha creato fibrillazione la scelta del MoVimento 5 stelle di presentare degli emendamenti non concordati con gli altri partiti di maggioranza, in particolare sul superbonus: si attende di capire come verranno sciolti questi nodi.
Intanto il presidente Mario Draghi ha fatto sapere che in questa Legislatura non ci sarà spazio per ulteriori interventi di sostegno per il caro bollette, che eventualmente andranno decisi dal prossimo governo.
Ultimo atto per la commissione presieduta da Marialucia Lorefice: giovedì 15 settembre si riunirà per l’esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101, di attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom.
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