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L’invecchiamento si accompagna ad una graduale perdita di massa e forza muscolare, definita sarcopenia, che comporta una progressiva impotenza funzionale e disabilità fisica. Ma non tutti gli anziani perdono peso, al contrario, in molti casi si verifica un aumento del grasso viscerale, che è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie metaboliche […]
L’invecchiamento si accompagna ad una graduale perdita di massa e forza muscolare, definita sarcopenia, che comporta una progressiva impotenza funzionale e disabilità fisica. Ma non tutti gli anziani perdono peso, al contrario, in molti casi si verifica un aumento del grasso viscerale, che è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie metaboliche e cardiovascolari.
La combinazione tra l’eccesso di grasso corporeo e la ridotta massa e/o forza muscolare è definita obesità sarcopenica (SO). La sarcopenia, ossia la scarsità sia di massa che di forza muscolare, si riscontra soprattutto negli anziani ma può colpire anche giovani adulti e rappresenta una forma di malnutrizione non solo in eccesso, per ciò che riguarda la quantità di alimenti, ma anche in difetto per ciò che attiene la loro qualità.
Tra i 18 ai 40 anni si possono sviluppare forme di sarcopenia sia moderata che severa, causata sia da uno stile di vita sedentario che da un fenomeno identificato in anni recenti chiamato weight cycling che consiste in una perdita della massa muscolare a causa di diete squilibrate e restrittive per ottenere una perdita di peso in breve tempo che portano prevalentemente alla perdita di massa muscolare.
«Sono sovrappeso o obesi ma senza muscoli una percentuale variabile di soggettiche va dal 2 al 19% con una prevalenza nelle donne sopra i 50 anni di età – chiarisce il Professor Maurizio Muscaritoli, Presidente SINuC – . Si tratta di una condizione subdola e poco valutata che per essere correttamente diagnosticata ha bisogno di esami che valutino la composizione corporea, distinta in massa grassa (fat mass, FM) e massa magra (lean mass, LM) espressa in termini di kg o in valore percentuale totale e distrettuale».
Le indagini strumentali vanno accompagnate ad un esame obiettivo che valuti la forza della mano (handgrip) e un test Short Physical Performance Battery (SPPB) per valutare la funzionalità degli arti inferiori.
Il trattamento nutrizionale ha come obiettivo la prevenzione delle cadute, delle fratture e la diminuzione del peso senza intaccare però la già scarsa massa magra. L’intervento nutrizionale deve essere prescritto da uno specialista e deve essere affiancato da una riabilitazione fisica che preveda esercizi aerobici di resistenza flessibilità e postura.