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Cosa fare per combattere il caldo estivo e gli effetti collaterali sulla salute? i consigli da seguire
L’estate è in pieno svolgimento e gli effetti delle alte temperature iniziano a farsi sentire. Ma niente paura: sono tante le strategie per contrastare il grande caldo di luglio e agosto e preservare la propria salute.
Caldo, umidità e afa abbassano la nostra energia e ci fanno sentire stanchi e spossati. La perdita di liquidi e sali minerali, soprattutto magnesio e potassio, causata dalla sudorazione può portare debolezza e crampi muscolari. La prima cosa da fare è idratarsi, bere tanta acqua – meglio se a temperatura ambiente – per combattere la pressione bassa responsabile a sua volta del senso di affaticamento, la testa che gira e la cefalea.
Oltre a bere almeno due litri di acqua al giorno, è importante portare in tavola cibi ricchi di liquido come verdure, ortaggi e frutta, non uscire nelle ore centrali della giornata e indossare vestiti leggeri e di colore chiaro per lasciar traspirare la pelle.
In più, è consigliato limitare il consumo di bevande gassate o zuccherate e degli alcolici, non esagerare con le calorie e non passare repentinamente da un ambiente caldo ad uno freddo, ad esempio con l’aria condizionata.
Oltre a bere almeno due litri di acqua al giorno, è importante portare in tavola verdure, ortaggi e frutta. Ricchi di acqua, vitamine e sali minerali come potassio e magnesio, ci aiutano a sopportare meglio i disagi del periodo estivo. In questa stagione è bene mangiare poco e spesso, evitare porzioni abbondanti e piatti elaborati, privilegiando piatti unici e bilanciati. In particolare, carote, albicocche, melone, pesche, pomodori, peperoni, lattuga e radicchio sono una buona fonte di vitamina A che protegge la pelle dallo stress dei raggi solari e facilita l’abbronzatura. Meglio non esagerare con i dolci ma sì al gelato, un ottimo alimento d’estate anche per sostituire, a volte, i pasti principali.
Esistono alcuni suggerimenti per rendere più sopportabile il caldo la notte:
Il caldo umido e l’afa possono provocare fastidi ben più gravi della semplice stanchezza. Il disturbo più frequente è il collasso: simile allo svenimento, è dovuto alla scarsa sudorazione tipica del caldo umido che ostacola la dispersione di calore mantenendo alta la temperatura corporea. Colpisce le persone più deboli e che soffrono molto il caldo. I sintomi a cui prestare attenzione sono: ansia e malessere, spossatezza, mal di testa. Ce ne accorgiamo perché la pelle si fa fredda, sudata e pallida. È bene sdraiarsi subito con le gambe sollevate per evitare di svenire.
E non è tutto. Se il tasso di umidità sopra il 60% il collasso può diventare un colpo di calore. Le manifestazioni sono: tachicardia, febbre alta e, nei casi più seri, convulsioni. Per prevenire questi fastidiosi malesseri stagionali, è bene restare in casa nelle ore calde e, se si è all’aperto, sdraiarsi al fresco con una bottiglia d’acqua sempre a portata di mano.
Infine, c’è il colpo di sole. E’ diverso dagli altri due perché riguarda chi si espone al sole per tante ore senza particolare attenzione e senza indossare cappello e occhiali da sole. Questo provoca un innalzamento della temperatura corporea che nei casi lievi causa mal di testa ed eritema. In quelli gravi può portare ad eruzioni cutanee, delirio e convulsioni.
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