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Sì o no all’aria condizionata? È pericoloso usarla di notte? Tutte le risposte
È un valido supporto per gli anziani, i primi a soffrire il caldo intenso. Può essere un aiuto anche se in casa ci sono bambini e neonati, per consentire un buon sonno di notte. È l’aria condizionata, uno strumento indispensabile per rendere più sopportabile afa e caldo torrido. L’importante, però, è usarla con prudenza; altrimenti, potrebbe nascondere qualche insidia per la salute.
L’aria condizionata è un vero salvavita per gli anziani d’estate, durante le ondate di calore. Non ci sono controindicazioni nemmeno per i bambini piccoli, basta adottare alcune precauzioni. Riguardo agli ambienti lavorativi, la produttività scende all’aumentare della temperatura. Il condizionatore, inoltre, permette di guidare senza sudare e accaldarsi, migliora l’aria all’interno dei veicoli, riduce microrganismi, funghi e reazioni allergiche.
Se non è usata correttamente, l’aria condizionata può provocare fastidi e malanni. Bronchiti, sinusiti batteriche, raffreddori, dolori articolari e muscolari. Ma anche torcicollo, mal di testa e di schiena e disagi oculari come pruriti e arrossamenti soprattutto per chi fissa a lungo lo schermo del pc o indossa lenti a contatto. A volte, anche solo preferire l’opzione “deumidificatore” permette di avere un clima più accettabile negli ambienti in cui viviamo e lavoriamo senza determinare sbalzi dannosi per la salute. In linea di massima, a casa, in ufficio, ma anche in automobile la temperatura interna deve essere, al massimo, più bassa di 5-6 gradi rispetto a quella esterna. Bisogna ricordare, inoltre, che gli anziani hanno un sicuro giovamento da un’aria più fresca, ma ciò potrebbe ridurre lo stimolo della sete provocando disidratazione. Ai bambini, allo stesso modo, un’aria condizionata troppo fredda può non fare bene, soprattutto quando sono accaldati o sudati.
Il flusso del condizionatore non deve mai essere diretto sul corpo, soprattutto di notte. «Di notte l’aria condizionata fa male – evidenzia Lino Di Rienzo Businco, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia endoscopica mininvasiva di otorinolaringoiatria dell’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma -. L’ideale sarebbe refrigerare la stanza raggiungendo la temperatura voluta e poi spegnere i condizionatori». Ma se non si riesce proprio a dormire, lo specialista consiglia di seguire queste due semplici regole: il getto d’aria non va direzionato sul viso, perché altrimenti la mucosa nasale si secca, lasciando aperta la porta a virus, germi e batteri. La temperatura impostata non deve essere troppo bassa, perché durante il sonno le funzioni rallentano e il caldo viene percepito meno dal corpo.
Esiste una regola per impostare la corretta temperatura in casa e in ufficio ed evitare discussioni. «Di giorno – spiega il dottor Businco – la temperatura esterna andrebbe divisa per due e al risultato andrebbe aggiunto dieci. Quindi, se ci sono 30 gradi, la temperatura ideale è di 25. Ma di notte sarebbe meglio tenere la temperatura un po’ più alta».
Quando si usa l’aria condizionata, è bene seguire questi suggerimenti:
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