Salute, benessere e prevenzione
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«Se guariamo la terra guariamo noi stessi». È la celebre fase di un noto ambientalista americano, David Orr, a racchiudere i segreti di una vita in salute. La prevenzione da sola non basta a salvarci la vita: «Le scelte che facciamo noi oggi, in materia di salvaguardia ambientale, avranno delle ricadute positive o negative fra […]
«Se guariamo la terra guariamo noi stessi». È la celebre fase di un noto ambientalista americano, David Orr, a racchiudere i segreti di una vita in salute. La prevenzione da sola non basta a salvarci la vita: «Le scelte che facciamo noi oggi, in materia di salvaguardia ambientale, avranno delle ricadute positive o negative fra trent’anni». L’avvertimento arriva da Alessandro Miani, presidente della Sima, la Società Italiana di Medicina Ambientale.
Secondo i più recenti monitoraggi effettuati dal ministero della Salute nelle zone più inquinate d’Italia l’incidenza delle patologie tumorali aumenta fino al 90%, rispetto ad altri luoghi dove i fattori inquinanti sono più contenuti.
Presidente, cosa possiamo fare per preservare l’ambiente evitando che abbia delle influenze negative sulla nostra salute?
«Si comincia dai piccoli accorgimenti da mettere in pratica a casa propria, a scuola o in ufficio – ha spiegato Miani – Per difendersi dall’inquinamento indoor (quello che si sviluppa all’interno delle mura domestiche) è necessario far arieggiare maggiormente gli spazi, pochi minuti per tre-quattro volte nell’arco della giornata. Poi, per le pulizie di casa ridurre l’utilizzo di prodotti chimici a favore di quelli più naturali».
Per rispettare l’ambiente è necessario anche saper scegliere la giusta alimentazione: «In Italia, il 30% dell’impronta ecologica complessiva deriva dal comparto del food and drink. Eppure – ha aggiunto il presidente Sima – per ridurre questo impatto basterebbe scegliere la dieta mediterranea che, oltre a rispettare l’ambiente, migliorerebbe anche la qualità della nostra vita attraverso l’assunzione di alimenti ricchi di antiossidanti».
«Lo stesso vale per le scelte energetiche – ha sottolineato Miani – che dovrebbero essere orientate verso le energie rinnovabili». E soprattutto niente scuse: modificare i comportamenti individuali può davvero fare la differenza: «I fattori ambientali si chiamano modificabili proprio perché li possiamo mutare con scelte personali. Allora – ha concluso il presidente Sima – non resta che avviare il cambiamento partendo dalle nostre abitudini quotidiane».