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Sport e malattie cardiovascolari: il legame c’è. Quanti minuti servono per stare bene?
Lo sport fa bene al nostro organismo. E anche al cuore, perché diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari, a patto che sia praticato senza esagerare e proporzionato alle necessità. L’attività fisica costante è fortemente raccomandata per le persone sane ma si può dire lo stesso per chi ha problemi cardiovascolari? Nel loro caso fare sport è indicato o no? La risposta è sì. Per chi è alle prese con un fattore di rischio o con una malattia cardiovascolare, un’attività moderata per 150 minuti alla settimana porterebbe un beneficio doppio rispetto a quello rilevato tra le persone sane.
L’attività fisica deve iniziare in maniera adeguata. La chiave sta nell’aumentare lo sforzo fisico con gradualità. Bisogna evitare di fare più di quanto il nostro fisico ci permette. Sicuramente, è buona cosa fare una visita cardiologica ed un elettrocardiogramma, specialmente dopo i 45 anni per le donne e i 35 anni per gli uomini, così da valutare la situazione di partenza. Nei giovani, è importante verificare la presenza o meno di eventuali aritmie. Durante la visita, lo specialista deciderà se prescrivere ulteriori approfondimenti diagnostici come l’ecocardiogramma, l’holter e il test da sforzo. Quest’ultimo esame è richiesto a chi pratica sport agonistici.
L’attività fisica è essenziale per il benessere di tutto il corpo: muoversi aiuta a bruciare calorie ma anche a mantenere sotto controllo la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la glicemia e i livelli di colesterolo nel sangue.
Con un’attività fisica regolare il cuore diventa più robusto e resistente alla fatica. L’attività aerobica aumenta la richiesta di ossigeno da parte del corpo e aumenta il carico di lavoro di cuore e polmoni, rendendo cuore e circolazione più efficienti.
Fare sport in modo corretto e costante rientra nelle attività di prevenzione delle malattie cardiovascolari. L’inattività e la sedentarietà, a contrario, sono noti fattori di rischio per il cuore. Le persone che fanno poco movimento hanno un rischio doppio di avere un attacco cardiaco e conseguenze più serie rispetto a quelle che svolgono regolarmente attività fisica.
Svolgere regolarmente attività fisica diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari e ictus. Ecco i motivi:
Inoltre, l’esercizio fisico regolare aiuta a combattere l’ansia, è un ottimo antistress.
Buone notizie per i più pigri. La verità è che, per stare bene, non è necessario svolgere attività intense.
Anche poco è meglio di niente, e i vantaggi sono visibili non appena si inizia ad essere più attivi. L’importante è muoversi in modo regolare, a partire dalla vita quotidiana: scendere dall’autobus due fermate prima e fare una passeggiata, oppure fare le scale a piedi evitando l’ascensore.
Per diminuire il rischio cardiovascolare sono preferibili attività ritmiche e ripetitive: camminare, correre, andare in bicicletta, nuotare e ballare.
Gli esperti consigliano di svolgere un’attività fisica moderata per almeno 150 minuti a settimana: Gli sport consigliati per chi è affetto da malattie cardiache sono: camminate veloci o running moderato, passeggiate in bicicletta, nuoto e acqua-gym, yoga, danza, tennis e giardinaggio. L’ideale sarebbe dedicare allo sport trenta minuti al giorno, cinque giorni su sette. Ma gli stessi benefici – riduzione del peso corporeo, del rischio cardiovascolare, cerebrovascolare e oncologico, miglioramento delle prestazioni cognitive e della qualità del sonno – si hanno anche dedicando allo sport più tempo con minore frequenza. L’importane è non scendere al di sotto delle due ore e mezza a settimana.
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