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Le patologie cardiovascolari sono tra le più temute dai pazienti. Quali sono allora i campanelli d’allarme cui prestare attenzione? Lo abbiamo chiesto a Gianluca Agnes, specializzando in cardiologia presso il Policlinico Umberto I di Roma
Le patologie cardiovascolari sono tra le più temute dai pazienti. Quali sono allora i campanelli d’allarme cui prestare attenzione? Lo abbiamo chiesto a Gianluca Agnes, specializzando in cardiologia presso il Policlinico Umberto I di Roma.
«La prima cosa che chiediamo sempre ai pazienti è se nella vita di tutti i giorni hanno sintomi come dolore toracico, palpitazioni o difficoltà a respirare, che possono celare la presenza di patologie cardiovascolari anche molto importanti. Senza dubbio poi la familiarità è un altro dei fattori di rischio che incide particolarmente nella patologia cardiovascolare, quindi chi ha casi in famiglia deve essere controllato e strettamente monitorato. Fondamentale poi la prevenzione: ci battiamo per estendere il programma di prevenzione cardiovascolare non solo a persone dai 40 anni in su ma anche ai giovani. Infatti nonostante l’età più avanzata aumenti l’incidenza delle patologie cardiovascolari, possono essercene molte che possono comparire anche nei più giovani: penso ad esempio alla cardiomiopatia distrofica e alla displasia aritmogena del ventricolo destro, patologie di cui nessuno parla ma che possono segnare la vita di persone più giovani e che possono portare anche a morte cardiaca improvvisa. Da sempre leggiamo nelle cronache e sui giornali di ragazzi che muoiono anche improvvisamente dopo aver svolto attività sportiva; per evitare tutto ciò possiamo fare prevenzione cardiovascolare e quindi screening elettrocardiografico con ecg seriati e visite cardiologiche già nell’età più giovanile».