Salute, benessere e prevenzione
i consigli quotidiani per vivere meglio.
Argenziano (SIDeMaST): «Le macchie della pelle dovute alla cheratosi attinica compaiono per l’80% su aree del corpo esposte al sole, quindi viso, collo, mani, avambracci e cuoio capelluto, soprattutto nelle persone meno giovani, di carnagione chiara. Negli stadi iniziali possono essere più facili da sentire alla palpazione che da vedere»
Si presenta con lesioni cutanee piane o in rilievo, ruvide o squamose, di colore rosso, marrone, bianco o rosa, segni che pur potendo essere facilmente confusi con semplici inestetismi, sono possibili segnali di allarme della cheratosi attinica. Si tratta di una patologia dermatologica che interessa in particolare le persone con un’età avanzata e la pelle chiara (ma non solo), con una prevalenza del 27,4% negli over 30 (Fargnoli et al, 2017).
«Le macchie della pelle non sono tutte uguali ed alcune necessitano di attenzioni specifiche perché potenzialmente gravi – spiega il professore Giuseppe Argenziano, presidente della SIDeMaST – tra queste ci sono le cheratosi attiniche. Esse compaiono infatti per l’80% su aree del corpo esposte al sole, quindi viso, collo, mani, avambracci e cuoio capelluto, soprattutto nelle persone meno giovani, di carnagione chiara. Negli stadi iniziali possono essere più facili da sentire alla palpazione che da vedere. Solitamente sono asintomatiche, talvolta dolorose, soprattutto possono evolvere in un tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare. Per questo diagnosticarle e trattarle precocemente è indispensabile». La cheratosi attinica è una patologia da non sottovalutare poiché può evolvere verso una forma invasiva di tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare. Per questo “diagnosi precoce” dev’essere la parola d’ordine: la cheratosi attinica se individuata in tempo può essere trattata, così da ridurne la possibile progressione e la potenziale pericolosità. Insomma, più precoce è la diagnosi, più facile è la cura.
«La diagnosi di cheratosi attinica viene effettuata facilmente con una visita dermatologica. Nella maggioranza dei casi – dice il dottor Pasquale Frascione, Direttore UOSD Dermatologia Oncologica All’Istituto Dermatologico San Gallicano non è necessario l’esame istologico per la conferma della diagnosi ma basta solamente un dermatoscopio. Una biopsia potrà essere utile nel caso si sospetti che la lesione sia tramutata in tumore. Rivolgersi ad un dermatologo è fondamentale per scegliere il miglior percorso terapeutico. Ogni scelta deve essere presa dal dermatologo in base al tipo di lesione e alle caratteristiche del paziente: età, patologie concomitanti (trapiantati) ed il buon funzionamento dello stato immunitario. Il trattamento delle cheratosi attiniche presenta numerose opzioni: da trattamenti con farmaci topici, al laser (terapia fotodinamica), alla crioterapia etc».
Ecco, quindi, che per sensibilizzare la popolazione a rischio, aumentando il grado di consapevolezza sulla patologia, prende il via la campagna “Derma Point, facciamo il punto sulla cheratosi attinica”, con il contributo non condizionante di Almirall in collaborazione con SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia e malattie sessualmente trasmesse. Da settembre a novembre 2023 saranno coinvolte 12 strutture ospedaliere/universitarie distribuite sul territorio nazionale, con una giornata di screening dermatologico. All’Istituto Dermatologico San Gallicano, in Via Fermo Ognibene 23 a Roma, il 14 ottobre dalle 9 alle 13 i dermatologi coordinati dal Dott. Pasquale Frascione, Direttore UOSD Dermatologia Oncologica della struttura, offriranno consulti gratuiti per favorire la diagnosi di una patologia ad oggi ancora troppo spesso sottovalutata. Prenotazione obbligatoria al link: https://eventi.derma-point.it/roma3.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato