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Squilibri ormonali, farmaci e stress sono le cause più comuni della dermatite seborroica
È un’infiammazione cronica della cute molto comune, causa prurito occasionale, forfora e desquamazione sul cuoio capelluto e sul volto. Si tratta di una malattia cronico-recidivante ma spesso ha manifestazioni intermittenti, soprattutto da una stagione all’altra. Stiamo parlando della dermatite seborroica. Colpisce prevalentemente i neonati e gli uomini adulti di età compresa fra i 30 e i 60 anni, ma anche le donne ne possono soffrire. Può presentarsi nei primi sei mesi di vita del neonato e scomparire spontaneamente – si chiama crosta lattea – per poi riaffacciarsi durante la pubertà.
I sintomi tipici della dermatite seborroica sono la formazione e il distacco dalla cute di squame untuose, sotto forma di forfora. Negli adulti, colpisce, di solito, il cuoio capelluto, la zona intorno alle sopracciglia, le pieghe naso-labiali, il naso, il canale uditivo esterno, la parte dietro le orecchie. Può interessare tutte le zone ricche di ghiandole sebacee, tra cui la zona sternale, interscapolare e l’area genitale. Questa manifestazione si accompagna spesso con irritazione della pelle, prurito e secchezza intensa. Gli strati superficiali dell’epidermide si staccano, cadono e vengono sostituiti da crosticine.
Vere e proprie cause scatenanti non esistono ma vengono individuate in:
In realtà è possibile solo seguire alcune raccomandazioni. Evitare bagni e lavaggi troppo frequenti: pulizia eccessiva, saponi o shampoo aggrediscono la pelle e danneggiano gli strati che la proteggono. No bisogna grattarsi e staccare manualmente le squame perché in questo modo si fa ripartire l’infiammazione.
I raggi del sole bloccano la crescita del fungo che irrita la pelle. Nelle giornate di sole è consigliato stare quanto più possibile all’aria aperta. Anche assumere integratori di Omega 3 aiuta a tenere a bada l’infiammazione scatenata dalla dermatite.
La diagnosi si effettua con l’osservazione dei sintomi durante una visita dermatologica. La dermatite seborroica viene trattata con prodotti che riducono l’infiammazione e la desquamazione. I più usati sono lo Zolfo nella sua forma colloidale e l’Acido Salicilico. Si può provare a controllare anche con rimedi naturali lenitivi, antinfiammatori e antimicotici.
In primis, l’igiene delle zone colpite è fondamentale per ridurre l’untuosità e per evitare che si accumuli pelle morta. Per il viso si può usare la cera di jojoba o l’olio di nocciola a cui aggiungere olio essenziale di lavanda e di Tea tree. È consigliato l’idrolato lenitivo di camomilla o di malva per combattere arrossamento e prurito. Una o due volte a settimana si può applicare una maschera purificante a base di argilla verde, polvere di bardana o polvere di ortica. La crema viso può essere sostituita con gel di aloe o burro di karité, addizionato con olio essenziale di Tea tree e di lavanda. Il Tea tree oil ha proprietà antifungine, antinfiammatorie e antibatteriche. Si può diluire 2 o 3 gocce in uno shampoo neutro e usare per il cuoio capelluto.
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