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Esporsi gradualmente e sempre ben protetti, bere molto e tutelare i bambini. I consigli dei dermatologi per affrontare al meglio l’estate
Dopo un inverno trascorso con limitazioni sentiamo il bisogno di stare all’aria aperta per assaporare una sensazione di ritrovata normalità. La nostra pelle, però, proprio perché siamo rimasti tanto tempo chiusi in casa, si è sensibilizzata e non dobbiamo traumatizzarla con scottature ed eritemi. Va protetta con una esposizione graduale al mare, in montagna e in città.
Sono i consigli degli esperti della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) che hanno stilato un vademecum per affrontare al meglio l’estate.
È indispensabile esporsi gradualmente al sole e utilizzare un programma di fotoprotezione. Sono disponibili tante formulazioni anche in versione spray, molto facili da applicare. È importante, inoltre, usare magliettine e cappelli. Da evitare l’esposizione nelle ore più calde, tra le 11.00 e le 15.00.
Il fototipo I è caratteristico delle persone con capelli rossi, pelle bianca e molte lentiggini. Sono soggetti particolarmente esposti alle scottature e non si abbronzano mai: devono quindi proteggersi sempre con una protezione molto alta. Appartengono al fototipo II i soggetti con capelli biondi, occhi celesti o verdi e pelle bianca. Queste persone si scottano sempre e si abbronzano lentamente e con difficoltà. Pertanto, devono utilizzare sempre una protezione alta ma nel tempo possono assumere una abbronzatura ambrata. I fototipi III e IV sono quelli scuri di pelle, capelli castano scuro/nero, occhi marroni; non si scottano e si abbronzano facilmente. Per loro sarà sufficiente una protezione media da applicare regolarmente. La crema va applicata in media ogni due ore, ma anche dopo un bagno o una doccia e dopo aver sudato molto o fatto sport. Anche se una crema è resistente all’acqua, queste attività ne diminuiscono la capacità di protezione. Le macchie sul viso con il sole tendono a peggiorare per cui occorre mettere sempre una protezione alta e possibilmente anche usare un cappello a larghe falde. Questa raccomandazione vale al mare ma anche in città.
I nei non vanno protetti né con protezioni più alte (per esempio gli stick 50+), né con cerotti. La stessa protezione solare, media o alta, va applicata uniformemente su tutto il corpo compresi nei e cicatrici.
L’acqua di mare o il cloro delle piscine contribuiscono a disidratare la pelle; per questo motivo bisogna sciacquare il viso con acqua dolce o con acque termali in versione spray e applicare spesso creme idratanti.
Anche se l’abbronzatura ha come effetto quello di “mascherare” l’acne, di fatto sole e salsedine non sono molto utili per la cura dell’acne anche perché, non dimentichiamolo, tendono a disidratare la pelle.
Per cui vale la regola generale: idratare la pelle ed esporsi gradualmente sempre ben protetti. Anche durante l’estate possono essere utilizzati prodotti specifici per curare l’acne, ma devono essere prescritti dal dermatologo.
L’acqua e la sabbia riflettono le radiazioni, che passano anche attraverso le nuvole. Dobbiamo tener conto di tutto questo quando ci esponiamo: anche con le nuvole dobbiamo usare le stesse precauzioni che utilizziamo al sole, ossia proteggerci, usare la crema e riapplicarla.
Oltre a bere molto – due litri al giorno – è bene mangiare tutti i tipi di verdura e frutta di stagione per una corretta alimentazione e idratazione non solo della pelle ma di tutto il corpo.
I bambini appena nati non hanno sviluppato le capacità immunitarie per difendersi dal sole e quindi non devono essere portati al mare. Dopo il primo anno di vita è consigliabile che rimangano al sole solo nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, mai nelle ore centrali. Inoltre, per loro sono consigliate non solo le creme ma anche tutine con cui possono fare il bagno e giocare essendo più protetti. Dopo il bagno va sempre cambiato il costume o la tutina per evitare irritazioni, eritemi e dermatiti di vario tipo.
Un’ustione di primo grado compare con un rossore intenso. Un’ustione di secondo grado si manifesta con bolle con acqua. Bisogna sempre farsi consigliare dal pediatra o dal dermatologo su cosa fare. Gli schermi fisici a base di ossido di zinco sono molto protettivi ma scomodi da spalmare e poco gradevoli. Oggi esistono creme protettive che contengono, in parte, anche ossido di zinco ma insieme a diverse altre sostanze con azione protettiva che rendono il prodotto cosmeticamente più accettabile.
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