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Fare sport in casa o al parco è la stessa cosa che frequentare un centro sportivo o una palestra? Attenzione a strappi muscolari, traumi e cadute
Con la chiusura di palestre, centri fitness e piscine fare sport e mantenere uno stile di vita fisicamente attivo in questo momento storico può essere difficile.
L’attività sportiva è possibile all’aperto, nelle aree attrezzate e nei parchi pubblici ma non tutti hanno la possibilità di correre o camminare vicino casa. E complici anche lo smartworking e il telelavoro, è quasi inevitabile rimanere molte ore seduti e inattivi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce di dedicare all’attività fisica almeno venti minuti al giorno per mantenere uno stile di vita sano e corretto. Allenarsi in casa è possibile: ginnastica a corpo libero, yoga e pilates, stretching, con o senza l’ausilio di macchinari come cyclette, tapis roulant, panca, attrezzi. Ma è la stessa cosa che frequentare un centro sportivo una palestra?
Sia a livello professionistico che dilettantistico, chi faceva sport ha avuto problemi quest’anno. «Lo sport ha necessità di preparazione muscolare, atletica ma soprattutto di concentrazione mentale – precisa Ezio Adriani, chirurgo ortopedico al nostro giornale -. Quella che noi chiamiamo capacità propriocettiva aiuta l’atleta a fare il gesto sportivo e in caso di trauma, mancanza e perdita di quell’equilibrio. Se l’attività si fa di meno, non c’è una stabilità nella riproduzione del gesto atletico, soprattutto in questo periodo in cui le palestre sono chiuse».
Ci si adatta a fare l’attività sportiva nelle proprie abitazioni e nei parchi, ma «non è la stessa cosa – sottolinea l’esperto-. Manca una guida e una preparazione atletica. Le videochat di preparatori atletici a guidare gli sportivi, in parte ha compensato certe mancanze. Ma sicuramente nel momento in cui si fa fare un gesto atletico richiedendo al proprio fisico di fare il massimo, il rischio di avere delle rotture muscolari o dei traumi è alto».
Il rischio di farsi male, di traumi e cadute è, quindi, dietro l’angolo: «Una cosa è colui che è abituato a fare attività ginnica e quindi sa come fare gli esercizi, un’altra cosa è chi si è improvvisato – spiega a Sanità Informazione Andrea Grasso, chirurgo ortopedico -. Tra maggio e giugno penso di non aver mai visto come quest’anno ragazze con gonalgia anteriore, cioè dolore anteriore del ginocchio. Perché facendo lo squat, seguendo le lezioni online, andando troppo in avanti con le ginocchia si tende a sovraccaricare la rotula e quindi a infiammarla. Oppure – prosegue l’ortopedico – ho visto tanti problemi alla spalla, dovuti all’errato esercizio per la cuffia del rotatore».
Fare sport è importante, non farlo deleterio: «In palestra c’è tanta gente al di sopra dei 40 anni. Quello che prima era una gioia diventa pian piano una necessità – aggiunge lo specialista -. Più si va avanti con gli anni e più si deve fare. Allo stesso tempo, fare sport richiede correttezza ed equilibrio. Per questo, se si fa in casa, è bene affidarsi ai professionisti per imparare gli esercizi corretti e la gestione del corpo».
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