Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

Gravidanza e Maternità 24 Ottobre 2018

Immunizzazione e maternità: tutte le raccomandazioni da seguire in gravidanza

Evidenze scientifiche hanno dimostrato che la somministrazione di alcuni vaccini nelle donne in gravidanza, ad esempio quello contro la pertosse o l’influenza hanno il duplice obiettivo di proteggere la mamma e il bambino nei primi mesi di vita. È vero che, durante la gravidanza sono controindicati i vaccini vivi attenuati come quello contro il morbillo e […]

Evidenze scientifiche hanno dimostrato che la somministrazione di alcuni vaccini nelle donne in gravidanza, ad esempio quello contro la pertosse o l’influenza hanno il duplice obiettivo di proteggere la mamma e il bambino nei primi mesi di vita.

È vero che, durante la gravidanza sono controindicati i vaccini vivi attenuati come quello contro il morbillo e la rosolia ma vanno, al contrario, raccomandati i vaccini cosiddetti inattivi a base di proteine che possono essere fatti in tutta sicurezza:

  • Difterite, tetano e pertosse (dTap): i vaccini contro la pertosse sono combinati con quelli contro la difterite e il tetano. Sebbene possa essere somministrato durante tutto il periodo della gravidanza, per una più efficace protezione del neonato da parte degli anticorpi materni, il momento ideale per questo vaccino è la somministrazione tra la 27° e la 36° settimana di gestazione. La pertosse, prima dell’età di 6 mesi del neonato, si può manifestare con difficoltà respiratorie talvolta gravi che possono provocare un arresto respiratorio: ancora oggi, nel mondo, 1 neonato su 1.000 muore di pertosse. In Italia, dal 2017 il Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale raccomanda 1 dose di vaccino dTap in gravidanza a tutte le donne.
  • Influenza: il vaccino può essere somministrato in qualsiasi trimestre di gravidanza ed è raccomandato per proteggere la mamma e il bambino nei primi mesi di vita. L’influenza contratta in gravidanza può comportare complicazioni respiratorie con conseguente ricovero in ospedale. Nei casi più gravi, purtroppo, anche al decesso delle donne incinte, specialmente durante il secondo e terzo trimestre della gravidanza e il primo mese dopo il parto. Inoltre, la vaccinazione in gravidanza permette di proteggere i neonati e i lattanti nei primi 6 mesi di vita, in quanto i figli di donne vaccinate in gravidanza presentano anticorpi protettivi contro l’influenza grazie al passaggio degli stessi attraverso la placenta della loro mamma. Numerosi studi hanno evidenziato che i neonati e i lattanti al di sotto dei 6 mesi sono la categoria più a rischio di gravi complicanze respiratorie e neurologiche in corso di influenza e la vaccinazione materna è l’unica modalità di prevenzione.

Fonte: Tina Tan, Professor of Pediatrics at the Feinberg School of Medicine, Northwestern University, Chicago, Illinois

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...