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In una coppia che non riesce ad avere figli può insorgere il dubbio dell’infertilità. Ma quali sono gli screening disponibili in caso di ritardo nella procreazione? Ce li spiega la dottoressa Maria Luisa Santoro, biologa. Dottoressa, quali sono gli screening e gli strumenti disponibili in caso di dubbio di infertilità? «Riguardo all’infertilità, il laboratorio […]
In una coppia che non riesce ad avere figli può insorgere il dubbio dell’infertilità. Ma quali sono gli screening disponibili in caso di ritardo nella procreazione? Ce li spiega la dottoressa Maria Luisa Santoro, biologa.
Dottoressa, quali sono gli screening e gli strumenti disponibili in caso di dubbio di infertilità?
«Riguardo all’infertilità, il laboratorio di analisi può dare un grandissimo supporto in quanto ci sono vari livelli di approfondimento: esistono esami di primo, di secondo e addirittura di terzo livello, che vanno ad indagare il comparto genetico. Una coppia che si ritrova ad avere dei ritardi nella procreazione si rivolge senz’altro al proprio medico, ma poi può approcciarsi con degli esami che riguardano sia il comparto ormonale che la funzionalità del seme. E questi sono gli screening di primo livello. Poi se si riscontrano delle patologie gli esami vanno man mano vanno approfonditi con delle analisi che vanno a riguardare sia il comparto autoimmune sia il comparto infettivologico e, andando sempre più ad approfondire, si arriva ad usare degli strumenti di biologia molecolare che riguardano l’infertilità dovuta a mutazioni: una fra le più importanti nell’uomo, ad esempio, è la fibrosi cistica. Quindi il laboratorio può supportare il clinico a 360° nella diagnosi del tipo di infertilità».