Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

infanzia 26 Marzo 2018

Il tuo bambino ha l’occhio pigro? Come riconoscerlo e curarlo

L’ambliopia o occhio pigro è una condizione caratterizzata da una riduzione della capacità visiva di un occhio che si sviluppa in età pediatrica e si manifesta in tutte quelle condizioni in cui il bambino “non usa” involontariamente un occhio. Spesso l’ambliopia, come sottolinea il Ministero della Salute, è la conseguenza di un differente stato rifrattivo tra i due occhi causato da miopia, ipermetropia o astigmatismo elevato non […]

L’ambliopia o occhio pigro è una condizione caratterizzata da una riduzione della capacità visiva di un occhio che si sviluppa in età pediatrica e si manifesta in tutte quelle condizioni in cui il bambino “non usa” involontariamente un occhio.

Spesso l’ambliopia, come sottolinea il Ministero della Salute, è la conseguenza di un differente stato rifrattivo tra i due occhi causato da miopiaipermetropia o astigmatismo elevato non adeguatamente e tempestivamente corretti. In tal caso il cervello favorisce lo sviluppo di uno dei due occhi (quello che vede meglio) mentre l’altro smette di lavorare e diventa “pigro”. Questo può avvenire anche per patologie congenite o della prima infanzia non diagnosticate, come la cataratta congenita o una marcata ptosi palpebrale.
In entrambe queste situazioni l’informazione visiva non può raggiungere la retina e da qui, attraverso il nervo ottico, il cervello dove avviene l’elaborazione definitiva del segnale.

I segnali che possono aiutare i genitori ad accorgersi se il bambino soffre di ambliopia sono:

  • si avvicina eccessivamente al foglio quando disegna o legge
  • apre e chiude le palpebre per guardare
  • si sfrega o si stropiccia continuamente gli occhi
  • piega la testa da entrambi i lati frequentemente.

È bene ricordare, però, che solo la visita medica oculistica può dare la sicurezza della diagnosi attraverso la valutazione ortottica con studio della motilità oculare. Si raccomanda, quindi, di far fare al bambino la prima visita medica oculistica entro il primo anno di età e controlli periodici nel corso dei primi 5-6 anni.

TERAPIA:

La prima cura consiste nel correggere il difetto visivo o eliminare gli ostacoli che impediscono la corretta visione. Si deve poi cercare di far lavorare l’occhio pigro coprendo l’occhio sano (occhio dominante).
Questa terapia viene chiamata occlusione diretta o bendaggio e consiste nell’applicazione di una benda o cerotto coprente sull’occhio dotato di migliore funzionalità o sull’occhiale.
Il trattamento può durare da alcuni mesi fino ad alcuni anni e deve essere fatto seguendo le indicazioni di un medico oculista.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...