Salute, benessere e prevenzione i consigli quotidiani per vivere meglio.

infanzia 16 Maggio 2019

Autismo, i campanelli di allarme: ritardo nel linguaggio, difficoltà di interazione sociale, interessi ristretti e stereotipati

L’autismo è un disturbo del neurosviluppo che coinvolge principalmente tre aree: linguaggio e comunicazione, interazione sociale e interessi ristretti e stereotipati. «Ha una base neurobiologica non nota, tanto che ancora oggi non ne conosciamo le cause», spiega ai microfoni di Sanità Informazione Carla Sogos, neuropsichiatra infantile, professoressa di Neuroscienze Umane all’università Sapienza di Roma. I […]

di Isabella Faggiano

L’autismo è un disturbo del neurosviluppo che coinvolge principalmente tre aree: linguaggio e comunicazione, interazione sociale e interessi ristretti e stereotipati. «Ha una base neurobiologica non nota, tanto che ancora oggi non ne conosciamo le cause», spiega ai microfoni di Sanità Informazione Carla Sogos, neuropsichiatra infantile, professoressa di Neuroscienze Umane all’università Sapienza di Roma.

I sintomi del disturbo

«Uno dei primi campanelli che mette in allarme un genitore – spiega Sogos – è la mancata risposta ad una chiamata. Se il bambino non si volta quando viene pronunciato il suo nome, inizialmente, si pensa che abbia problemi di udito. Ma se l’esame audiometrico risulterà negativo, allora il suo atteggiamento potrebbe essere un segnale da non sottovalutare. Se chiamiamo un bambino normotipo e gli sorridiamo, lui si volta e sorride. Un bambino autistico, invece, solitamente non si gira e seppur si gira non ci guarda e non risponde al nostro sorriso».

Altri campanelli di allarme possono essere individuati nella comunicazione verbale: «In genere – aggiunge l’esperta – manca la fase della lallazione, lo sviluppo del linguaggio può non avviarsi o partire in modo atipico. Spesso i bambini con disturbo dello spettro autistico tendono a ripetere sempre le stesse frasi, che magari hanno ascoltato in un cartone animato, frasi che per loro hanno un significato e che, invece, sono difficilmente comprensibili da tutti gli altri».

Gli interessi del piccolo sono in genere ristretti e particolarmente assorbenti: «I bambini autistici – dice Sogos – possono essere interessati a piccole parti di oggetti, come le ruote delle macchine o attratti da meccanismi ripetitivi. Ancora, hanno difficoltà nell’interazione con i pari: cercano poco gli altri bambini, non chiedono aiuto ai genitori nemmeno se si fanno male».

L’età di insorgenza dei primi sintomi

«Si pensa che con l’autismo ci si nasca – spiega la neuropsichiatra infantile -. In genere, i primi sintomi possono presentarsi molto precocemente, soprattutto nei casi più gravi in cui sin da subito si notano le difficoltà del piccolo ad interagire con la madre o con le persone di riferimento. In altri casi, può manifestarsi tra il primo ed il secondo anno di vita. In particolare, è intorno ai 18 mesi che i genitori cominciano a rendersi conto che c’è qualcosa che non va, perché è a questa età che, più comunemente, i bambini cominciano a frequentare il nido, a sviluppare il linguaggio, ad aumentare le proprie richieste sociali».

La diagnosi

«Va effettuata in un centro di neuropsichiatria infantile – sottolinea Sogos -, poiché non avendo a disposizione dei marker genetici o biologici che possano indicare la presenza di un disturbo dello spettro autistico, ci si basa su un’analisi dei comportamenti. Si utilizzano dei test specifici condivisi da tutto il mondo della clinica e della ricerca sull’autismo che, mettendo insieme una serie di sintomi – conclude l’esperta – consentono di effettuare una corretta diagnosi».

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...