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Genetica, ambiente e alimentazione: ecco i principali fattori che condizionano lo sviluppo di un bambino. Ma tra i tre elementi sono i geni a farla da padrone: «I bambini – ha spiegato Vincenzo Toscano, Past President Ame, l’Associazione medici endocrinologi – crescono secondo un andamento che è assolutamente correlato all’altezza dei propri genitori». In altre […]
Genetica, ambiente e alimentazione: ecco i principali fattori che condizionano lo sviluppo di un bambino. Ma tra i tre elementi sono i geni a farla da padrone: «I bambini – ha spiegato Vincenzo Toscano, Past President Ame, l’Associazione medici endocrinologi – crescono secondo un andamento che è assolutamente correlato all’altezza dei propri genitori».
In altre parole, i figli non potranno essere né molto più bassi, né molto più alti della mamma e del papà: «Per stimare l’altezza che un bambino potrà raggiungere è possibile affidarsi ad un semplice calcolo – ha aggiunto l’endocrinologo – . Alla media ricavata dalla somma delle altezze dei due genitori bisognerà aggiungere o sottrarre 8 cm. In questo modo si otterrà un range entro il quale sarà contenuta l’altezza definitiva, al completamento dello sviluppo. I maschi, ovviamente, tenderanno ad avvicinarsi con più facilità alla massima altezza possibile».
Il risultato finale, però, non sarà solo frutto della predisposizione genetica: esistono altri fattori che possono condizionare lo sviluppo. «Da un lato, l’ambiente in cui il bambino vive e le sue abitudini – ha sottolineato Toscano – come l’ossigenazione o l’attività fisica che svolge. Dall’altro, gli alimenti di cui si nutre. È fondamentale che i genitori provvedano ad una dieta molto variegata, in cui sia rispettato il giusto equilibrio tra sali minerali, proteine, vitamine e zuccheri».
Ma per assicurare al proprio bambino una buona crescita, i compiti della mamma e del papà non finiscono qui: «I genitori – ha detto l’endocrinologo – devono controllare che il proprio figlio abbia una velocità di crescita intorno ai 4-6 centimetri annui e che questo accrescimento avvenga rispettando il target genetico precedentemente descritto».
E se questo non accade? «Allora bisognerà rivolgersi ad un endocrinologo con esperienza pediatrica che fornirà le giuste indicazioni sugli accertamenti utili alla diagnosi – ha risposto lo specialista -. Se i test riveleranno un difetto di GH i genitori non dovranno avere paura di somministrare al proprio piccolo i farmaci necessari a compensare la carenza. Le cure adeguate assicureranno al bambino di crescere entro quel range di altezza compatibile con la sua predisposizione genetica. La tempestività della terapia è fondamentale – ha concluso Toscano – più se ne ritarderà l’assunzione, minori saranno i risultati ottenuti».